venerdì 10 maggio 2013

Quella sporca trentina [Ombre elettriche]

PREMESSA

A tutti coloro che hanno pensato <<La Double "B" Production ha fatto due o tre liste e poi si è rotta le scatole!>> diciamo <<No!>>. La Double "B" è viva e vegeta, e viene in soccorso a coloro che continueranno a leggere le classifiche e a scoprire o riscoprire titoli e autori fondamentali nel cinema di genere. 
Locandina di Panzer 88,
in uscita prossimamente
Le ultime due settimane hanno lasciato una certa amarezza in bocca a tutti: la verità è che in questa fase pre-Cannes al cinema c'è veramente poco. Aspettiamo filmoni del calibro del Grande Gatsby e il b-movie L'uomo coi pugni di ferro, mentre lasciamo ai più coraggiosi il disonore di assistere al remake di un capolavoro come La casa di Raimi. Nel frattempo, scorriamo la lista di Cannes e di altri festival, e ci accorgiamo di come ben poco nutrita sia la schiera dei film di guerra in arrivo. L'unica opera che potrebbe suscitare qualche curiosità a tal proposito, è Panzer 88, un war-movie condito di horror che uscirà nelle sale europee fra estate e autunno. Così, abbiamo pensato che una filmografia "minima" di film sulla seconda guerra mondiale andasse fatta. Abbiamo selezionato dieci capolavori, dieci aborti e anche dieci vie di mezzo, vista la quantità di materiale prodotta sull'argomento. Leggete, scoprite e visionate. Del resto, un vero soldato non può farsi trovare impreparato al principio di una nuova battaglia. 

LA SECONDA GUERRA MONDIALE IN 10 FILM IMPERDIBILI

1- LA SOTTILE LINEA ROSSA (1999) di T. Malick
Più che un semplice film di guerra è un trattato sull'uomo in guerra (ma anche in pace). Gli studi di filosofia di Malick (tornato al cinema dopo venticinque anni) confluiscono in un'opera maxima di ampio respiro, arricchita da immagini di grande impatto e una schiera di attori straordinari. Il Film dei film di guerra.




2- BASTARDI SENZA GLORIA (2009) di Q. Tarantino
Inutile starlo a dire, ma uno dei grandi maestri del nostro tempo approda al war-movie e lo fa in maniera impeccabile, confezionando un capolavoro di alta regia. La Storia è presa, smontata e revisionata. Come lo schiavo liberato Django si ribella, nel suo ultimo film, alla supremazia dei bianchi sfruttatori, così l'ebrea Shoshanna potrà punire personalmente Adolf Hitler e tutte le più alte cariche del partito Nazista. Film rivoluzionario nei contenuti e nel linguaggio, risulta al contempo ancorato al classico e conservatore nella forma. Ogni fotogramma gode della gioia di essere Cinema.
3- IL GIORNO PIU' LUNGO (1962) di Annakin, Marton, Wicki e Zanuck
Quattro registi per tre ore di durata. Un kolossal che abbraccia organizzazione e svolgimento dello sbarco in Normandia. Uno scultoreo John Wayne e un immenso Robert Mitchum sono solo alcuni dei grandi attori della vecchia Hollywood che prendono parte al cast (nel quale si segnala anche Sean Connery, in un ruolo minore). Ingiustamente "punito" agli Oscar (ne vinse solo due sui cinque cui era candidato).
4- LA CROCE DI FERRO (1977) di S. Peckinpah
Ricordato dai più come un maestro del tardo Western, Peckinpah firma con questo piccolo capolavoro uno dei più bei film di guerra di sempre: la squadriglia di esploratori tedeschi nella campagna di Russia comandata dal caporale Steiner (James Coburn) rimane in mente perchè- come in una sorta di moderno Mucchio selvaggio -non ha niente di eroico da dimostrare. La guerra non ha bisogno di eroi, la "croce di ferro" cui allude il titolo è solo una patacca. Nessuno deve dimostrare niente a qualcun altro: l'unica cosa da fare in guerra è salvarsi il culo. 
5- U-BOOT 96 (1981) di W. Petersen
Prima di emigrare negli USA e di realizzare alcuni fra i più brutti film di sempre, Wolfgang Petersen credeva in una forma di cinema di qualità cui oggi siamo poco abituati. U-Boot 96, girato fra il 1979 e il 1981 quasi interamente dentro dei sottomarini, ne è la dimostrazione palese. Al di là di momenti in cui si dilunga fin troppo (dura quasi quattro ore), è un'opera fondamentale, anomala per tanti versi e unica per molti altri.
6- LA GRANDE FUGA (1963) di J. Sturges
Basterebbe la corsa di Steve McQueen in moto verso il confine svizzero a far rimanere questo cult-movie nella Storia del cinema. E invece c'è molto altro: dalle scene nei tunnel alla rocambolesca fuga in bicicletta di James Coburn, tutto è spettacolare ed emozionante in questo grande classico che non viene mai a noia.
7- QUELLA SPORCA DOZZINA (1967) di R. Aldrich
Film crudo e poco incline al romanticismo bellico, è uno dei primi esempi di critica pesante al sistema interno all'esercito. Vanta innumerevoli tentativi di emulazione ed è stato omaggiato da numerosi maestri (da Walter Hill a Tarantino), ha avuto una serie televisiva prodotta dalla Fox e numerosi sequel più o meno apocrifi. 
8- FLAGS OF OUR FATHERS (2006) di C. Eastwood
Girato in cinquanta giorni con attori poco conosciuti, è uno dei più bei film di Eastwood, alle prese, stavolta, con la battaglia di Iwo Jima. La prima parte di un dittico su questo preciso momento storico (il secondo film sarebbe stato Letters from Iwo Jima) è la meglio riuscita, oltre a rappresentare uno dei punti più alti raggiunti dal cinema bellico del nuovo millennio.
9- SALVATE IL SOLDATO RYAN (1998) di S. Spielberg
Un ottimo film di guerra, filoamericano in tutto e per tutto, buonista come solo Spielberg sa essere e con una storia talmente stupida da risultare quasi fastidiosa. Fortuna che ci sono quei ventiquattro minuti iniziali che salvano il film, giustificando solo un paio di gocce della pioggia di Oscar che lo sommersero all'epoca. Ispirò serie TV e videogame (Medal Of Honor), tutti prodotti dalla Dream Works. Magari è solo un efficace giocattolone bellico con cui fare soldi che mostra troppo e insegna poco: ma il gioco è ben riuscito.
10- IL PONTE SUL FIUME KWAI (1957) di D. Lean
Prima di essere un'opera Hollywoodiana, è una pellicola fortemente "british", di quelle buone ma che non sempre resistono bene al trascorrere del tempo. Ad ogni modo, va visto solo per il tragico finale e le maestose interpretazioni di Guinness e Holden. Sette Oscar, fra cui miglior film e miglior regia.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE IN 10 FILM 
NON IMPERDIBILI MA NEANCHE DA DIMENTICARE

1- IL SANGUE DEGLI ALTRI (1984) di C. Chabrol
Arrivato al cinema come versione tagliata di una lunga e bellissima miniserie televisiva, tratto da un soggetto di Simone De Beauvoir e interpretato da una magnifica Jodie Foster, non viene mai ricordato come uno dei migliori lavori di Chabrol, ma va comunque consigliato a chi cerca qualcosa di diverso dal semplice "war-movie" stile Mel Gibson. Letteralmente disconosciuto dalla critica mondiale.



2- DOVE OSANO LE AQUILE (1969) di B. G. Hutton
In questa celeberrima pellicola inglese, l'aspetto storico e bellico conta ben poco: ciò che assume maggiore importanza è il suo lato da film di spionaggio, che tocca i livelli e i ritmi di un thriller in numerosi punti. Fenomenale.
3- PATTON GENERALE D'ACCIAIO (1970) di F. J. Schaffner
Scritto da un giovane Francis Ford Coppola e diretto da Schaffner con sobrietà ed eleganza, è un incrocio fra il film di guerra e un biopic che tenta di approfondire il più possibile un personaggio solo all'apparenza facile da inquadrare. George C. Scott è all'apice del suo istrionismo, che gli valse uno dei sette Oscar 1971.
4- IL TRENO (1964) di J. Frankenheimer
Sebbene iniziato da Arthur Penn, il film fu realizzato quasi interamente da Frankenheimer. Spesso, rimane adombrato da titoli più prestigiosi, ma ha il merito di essere stato uno dei pochi film hollywoodiani ad occuparsi di tematiche totalmente estranee agli americani. Qui c'è solo il popolo francese contro l'invasore tedesco. 
5- IL GRANDE UNO ROSSO (1980) di S. Fuller
Esistono due versioni molto diverse di questo film: quella più famosa (117') e amata, e quella edita in home video (156'). La prima è un normale film di guerra girato da uno che sa il fatto suo; la seconda- quella da tenere in considerazione -è molto di più. Samuel Fuller al suo meglio.
6- TORA! TORA! TORA! (1970) di R. Fleischer, K. Fukasaku e T. Masuda
Finalmente un film non forzatamente anti-nipponico! La grandiosità non sta tanto nei suoi contenuti (fra gli sceneggiatori si distingue Akira Kurosawa) e nei suoi personaggi, quanto negli effetti speciali, nella forma e nella tripla regia in cui i giapponesi danno una grande lezione di stile al "capo" Fleischer. Non a caso, Fukusaku firmerà, trent'anni dopo, un capolavoro del calibro di Battle Royale.
7- IL NEMICO ALLE PORTE (2001) di J. J. Annaud
Pur voglioso di mettere in scena dei bei personaggi e accurato nella ricostruzione della battaglia di Stalingrado, Annaud soffre di eccessivo lirismo in molti punti dell'opera e, al contempo, smania dalla voglia di regalare al mondo un nuovo videogame bellico. Si parla troppo e si spara molto, è vero: ma è anche vero che dopo Sette anni in Tibet, Annaud non poteva che migliorare. Sta a Call Of Duty come Salvate il soldato Ryan stava a Medal Of Honor
8- LA BATTAGLIA DI MIDWAY (1976) di J. Smight
Film fuori tempo (sembra degli anni cinquanta) e fuori moda, non è invecchiato molto bene e dimostra molto di più dei suoi trentasette anni. Tuttavia, è proprio la sua ingenuità a renderlo un balocco simpatico e poco noioso, che non impegna e quasi diverte. Gli inserti documentaristici in bianco e nero sono imbarazzanti.
9- QUELL'ULTIMO PONTE (1977) di R. Attenborough
Pur risultando ancora un film spettacolare e di grande impatto, è stato uno dei grandi fallimenti commerciali di Attenborough, tanto dotato quanto coraggioso nello scegliere di girare quasi tre ore di war-movie puro al tramontare degli anni '70. Cast indimenticabile: fra gli altri, Dirk Bogarde, James Caan, Michael Caine, Sean Connery, Elliott Gould, Gene Hackman, Ryan O'Neil, Anthony Hopkins, Robert Redford e Liv Ullmann.
10- IL COLONNELLO VON RYAN (1965) di M. Robson
Poche battaglie e tante scene di prigionia in questo melodramma bellico interpretato da Frank Sinatra e girato in Italia con numerosi attori italiani (Adolfo Celi e Raffaella Carrà, fra i tanti). Nel suo unire la star di Hollywood all'ambiente da film neorealista potrebbe apparire lievemente ingenuo, ma non lo è.

LA SECONDA GUERRA MONDIALE IN 10 FILM
A CUI SPARARE A VISTA

1- PEARL HARBOR (2001) di M. Bay
Oltre ad essere il peggior film di guerra di sempre, entra a diritto in una esclusiva top-ten delle peggiori pellicole della storia. Del resto, dietro la sventurata macchina da presa c'è Michael Bay. Diffidate di chi vi parla bene di questo film e urlategli in faccia tutto il vostro disprezzo. Più che un film, uno strumento di tortura.
2- IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI (2001) di J. Madden
John Madden aveva lasciato un buon ricordo di sè con Shakespeare In Love. E allora perchè ha dovuto fare questa love story in salsa bellica dove l'attore più espressivo è uno dei cactus che nascono sui muretti dell'isola in cui si svolge il film? Nicolas Cage si segnala per l'ennesima volta per la sua incapacità, così come Penélope Cruz risulta odiosa e fa venire una gran voglia di spararle. 
3- IL SANGUE DEI VINTI (2008) di M. Soavi
Strano che un regista in gamba e notoriamente anarchico come Soavi si sia lasciato convincere a dirigere questo troiaio revisionista tratto da un libro di Pansa, dove i partigiani sembrano le brigate della morte di Carpenter e invece i soldati dell'RSI arrivano direttamente dalla Terra di Mezzo. La regione Piemonte ha largamente finanziato questo film, così come il PDL e altre associazioni destroidi. Ormai i film vengono male quando li finanzia la Sinistra: figuriamoci quelli pagati dalla Destra.
4- MIRACOLO A SANT'ANNA (2008) di S. Lee
Avete presente i ragazzi di colore che vendono oggetti sul lungomare, quelli che negli anni '90 si fermavano a chiacchiere con qualche industrialotto e cui venne affibbiato l'irrispettoso appellativo di "vucumprà" senza che nessuno battesse ciglio? Ecco, togliete loro le borse di Prada e i cappellini di Gucci, dateli in mano un mitra e vestiteli da militari ed avrete Miracolo a Sant'Anna del regista dei diritti civili Spike Lee, che si è divertito a portare in guerra i suoi "fratelli" e a farli passare come un branco di baluba imbecilli.
5- I DIAVOLI ALATI (1951) di N. Ray
Dispiace enormemente dover inserire un'opera di Nicholas Ray in una worst-ten, ma ci vediamo costretti. Il suo primo film a colori è anche il peggiore della sua carriera, avvolto in un'indistricabile tela di luoghi comuni del genere che proprio non ci si aspetterebbe da un grande maestro. John Wayne all'apice del suo patriottismo, senza che nessuno gli spieghi che il patriottismo è un concetto superabile.
6- THE GREAT RAID- UN PUGNO DI EROI (2005) di J. Dahl
Clamoroso flop bellico di inizio XXI secolo. Non ha anima, non ha attori, non ha stile, non ha trama. Un aborto praticamente perfetto che tuttavia ha un pregio rispetto a Pearl Harbor: dura trenta minuti di meno.
7- LA BATTAGLIA DEI GIGANTI (1965) di K. Annakin
Pallosa e lenta cronaca filmica dell'offensiva delle Ardenne. Si salvano un paio di momenti discreti e le interpretazioni di Bronson e Fonda. In tv passa quasi esclusivamente in versione ridotta, e già basta a renderlo poco sopportabile. Figuratevi l'integrale da 165 minuti!
8- PRIMA VITTORIA (1965) di O. Preminger
L'esordio di Barbara Bouchet è anche uno dei più clamorosi passi falsi del maestro Preminger, intento stavolta a girare un kolossal su un argomento che non meritava neanche un cortometraggio. Se riuscite a vederlo tutto fino in fondo senza mai staccare, vincete una medaglia.
9- I CONQUISTATORI DEI SETTE MARI (1944) di E. Ludwig
Film propagandistico e vicino alla politica del partito repubblicano, non ha perso nulla dal 1944 ad oggi: era un film di merda allora e lo è anche adesso. Forse più di prima.
10- WINDTALKERS (2002) di J. Woo
Visto che nel suo periodo americano John Woo ha girato quasi esclusivamente brutti film, Windtalkers non fa differenza e, al contrario, potrebbe essere il peggiore della carriera del maestro cinese. E poi c'è Nicolas Cage che già provvede a mettere lo spettatore in una condizione di prevenzione.
  

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