sabato 25 maggio 2013

Il cinema dei morti viventi [Ombre elettriche]


PREMESSA

World War Z, in uscita
in questi giorni in Italia
In tutta sincerità, l'horror iniziava a mancarci, così abbiamo deciso di buttarsi su un altro ramo del cinema di genere: gli zombie. <<Che palle!>>, direte voi, e non avreste tutti i torti. Del resto, le storie di zombie sono quasi sempre pallose, superate e tutte uguali. Per avvicinare le nuove generazioni agli zombie ci voleva un filmetto da rincoglioniti come Warm Bodies, che ha praticamente rimpiazzato i vampiri di Twilight con dei non-morti molto poco originali; ma non pensate che il versante pseudo-serio del cinema di zombie goda di ottima salute. Lo dimostra il tiepido blockbuster World War Z, in uscita proprio in questi giorni nelle nostre sale e già causa di liti fra mogli desiderose di spogliare con gli occhi Brad Pitt e mariti totalmente disinteressati all'ennesima apocallise zombie. E poi non dimentichiamoci che il declino del genere zombie è da imputare quasi solo ad una persona tanto ignobile quanto fortunata (un po' un Berlusconi del grande schermo): Paul W. S. Anderson. 
Il "regista" Paul W.S. Anderson,
qui fotografato con uno strumento
che non sa usare correttamente.
Breve parentesi su Paul W. S. Anderson. Questo riservato nerd britannico inizia la sua infausta carriera con l'adattamento cinematografico di Mortal Kombat, attirando l'attenzione di quei produttori di videogiochi che bisbigliano fra loro <<Allora un povero stronzo disposto a fare film tratti dai videogame esiste!>>. Il non talento di Paul Anderson viene così sfruttato prima per il fantascientifico Punto di non ritorno (1997), da cui verrà tratta la serie di videogiochi Dead Space, e poi per il terrificante Soldier (1998), lontano e storpio parente di Blade Runner (con cui condivide sceneggiatore e l'ambientazione). Se non lo avete mai fatto e volete ridere male, scaricatelo illegalmente (onde evitare di rimpinguare le casse di casa Anderson) e guardatelo. Ad ogni modo, è nell'anno 2002 che Paul Anderson decide di firmare il suo primo film come Paul W. S. Anderson (lui dice che ha aggiunto le due iniziali per evitare di essere scambiato con il grande regista Paul Thomas Anderson, ma almeno per quanto ci riguarda non c'è rischio di fraintendimenti): si tratta di Resident Evil, e questo primo capitolo non è neanche male. Peccato solo che il "Romero 2.0" vorrà firmare anche altri due dei quattro sequel finora usciti (il capitolo finale è previsto per il 2014). Se l'argomento vi interessa e volete ulteriori motivi per disprezzare Anderson potete reperire Alien vs. Predator (2004), Death Race (2005) e I tre moschettieri (2011). 
Come sempre, non spetta a noi decidere le sorti del cinema zombie, il cui futuro non si prospetta di certo fra i più rosei. Ma il nostro vantaggio è che possiamo guardare al passato (più o meno remoto) e consigliarvi dieci pellicole uscite fra il 1968 e il 2009 che basteranno a farvi avere il più squisito assaggio del cinema dei morti viventi. Buona lettura e buona visione.

TOP TEN NEL CINEMA DEI MORTI VIVENTI

1- LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (1968) di G. A. Romero
Oltre che capostipite di una grande saga (che pare non sia finita), questo capolavoro rivoluzionario è un vera e propria pietra miliare di un genere. Romero (1940) è il vate degli zombie, il demiurgo del loro cinema: un artista con cui chiunque voglia fare cinema horror dovrà sempre confrontarsi. Indispensabile.





2- ZOMBI 2 (1979) di L. Fulci
Non è così strano trovare Fulci nella top 3 dei film di zombie: del resto, Zombi 2 è tuttora fonte di ispirazione per molti registi giovani e meno giovani, un'opera da manuale che non ha perso di un anno la sua angosciosa, disperata bellezza. Uno dei capolavori del Maestro.







3- IL SERPENTE E L'ARCOBALENO (1988) di W. Craven
Gli amanti del cinema splatter di serie C odiano sicuramente questa perla craveniana, realizzata in un periodo d'oro del creatore di Nightmare. Uno dei pochissimi film che indagano sulle origini culturali e antropologiche dei morti viventi, utile soprattutto come punto di partenza del genere per quegli spettatori avidi, oltre che delle solite revolverate in testa, di un qualcosa in più.






4- INCUBO SULLA CITTA' CONTAMINATA (1980) di U. Lenzi
Opera apocalittica e per molti versi lontana dal registro "romeriano" dei film di zombie, è una delle più belle prove di regia di Lenzi, che qui abbandona il suo cinema cannibale e si dedica ad un fanta-horror di grandissima qualità. Rivalutato in tempi relativamente recenti, è spesso citato dagli autori americani come grande punto di riferimento ed è alla base sia di moderni horror che di film più fantascientifici come 28 giorni dopo.





5- LA TERRA DEI MORTI VIVENTI (2005) di G. A. Romero
Quarto capitolo della saga, e uno dei migliori sotto tutti i punti di vista: dalla trama ricca di venature politiche e ispirata dalla grande tradizione anarchica del cinema indipendente americano, ad un cast unico (da Asia Argento a Dennis Hopper, sono tutti perfetti). I morti viventi ormai hanno conquistato il mondo, così come Romero si conferma il miglior regista di film di zombie del mondo, anche una volta che si è convertito agli effetti digitali.





6- RE-ANIMATOR (1985) di S. Gordon
Sebbene consigliato solo ai veri fan dello zombie-movie, Re-animator è uno dei punti fermi del cinema horror anni '80. Originalissimo e avanti anni luce agli slasher di seconda categoria dell'epoca, è diventato un cult-movie solo presso certi appassionati. Ai più è sconosciuto: ma i più, anche in questo caso, si perdono l'ennesimo, piccolo capolavoro.






7- PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI (1980) di L. Fulci
Come è stato giustamente scritto su Nocturno, <<non amare questo film equivale a non aver capito l'horror degli anni ottanta>>. E, in effetti, chiunque si professi un amante dell'horror (in particolare di quello di zombie) dovrebbe vederlo almeno una volta. E sicuramente non sarà l'ultima. Un film bellissimo, incomprensibile solo agli italiani.






8- PLANET TERROR (2007) di R. Rodriguez
Realizzato come secondo segmento del progetto Grindhouse, non è il più riuscito fra i film di Rodriguez, ma è uno di quelli che sembra invecchiare meglio, fra effetti speciali sublimi, attori azzecatissimi e di prim'ordine, personaggi da fumetto underground e una colonna sonora da incubo (nel senso buono). Un film folle, ma di una follia genuina e in certi punti geniale.







9- SURVIVAL OF THE DEAD-L'ISOLA DEI SOPRAVVISSUTI (2009) di G. A. Romero
Nel realizzare (con una produzione fieramente indipendente e genuina) il sesto e attualmente ultimo capitolo della saga più famosa del cinema di zombie, Romero prende in mano la trama de Il grande paese (1958) di William Wyler e la inzeppa di morti viventi. Già dai titoli di testa, si capisce che andiamo incontro all'ennessimo grande film. Sebbene presentato fuori concorso a Venezia, non ha mai visto l'uscita nelle nostre sale, ma solo nel mercato home video.


10- THE HORDE (2009) di D. Yahan e B. Rocher
Anche se in ritardo su americani e italiani, questi due giovani talenti francesi hanno qualcosa di interessante da dire sugli zombie. Lo fanno portando avanti un film molto poco horror e intriso di elementi action e thriller. A parte un paio di cadute di stile qua e là, il film è ben fatto e si rivela essere una delle idee gradevoli dell'era "zombie 2.0". Criticato male in Italia, dove un pubblico simile ad un gregge di pecore gli preferisce Resident Evil.






10 FILM CHE SANCIRANNO LA MORTE DEI MORTI VIVENTI
1- VIRUS- L'INFERNO DEI MORTI VIVENTI (1980) di B. Mattei
Visto che Michael Bay non ha mai girato un film di zombie, non abbiamo potuto inserire alcuna sua opera in cima alla lista del brutto. Ma per fortuna abbiamo quel cane di Mattei, che decise di cavalcare l'onda di fine anni '70 per dedicarsi a questo orripilante pastrocchio, dove dimostra non solo di non essere veramente in grado di regalare un minuto di decenza allo spettatore, ma di non sapere neanche copiare da tutti quei maestri più in gamba di lui. Più che una brutta copia, è una copia venuta male di una brutta copia.


2- LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (1990) di T. Savini
Tom Savini è con tutta probabilità uno dei più geniali truccatori e curatori di effetti speciali che il cinema horror ricordi: a fianco di Romero come di molti altri, attore in numerose pellicole di serie B ma anche di serie A (l'ultima, tanto per dire, era Django Unchained), Savini ha codificato l'aspetto estetico dei morti viventi. Ma non dategli in mano una cinepresa, perchè il risultato sarebbe questo ignobile remake del capolavoro originario di Romero. Una mancanza di rispetto inattesa. Un po' come se Gesù avesse bestemmiato.




3- L'ALBA DEI MORTI VIVENTI (2004) di Z. Snyder
Tanta carne al fuoco per l'esordio su grande schermo di Zack Snyder, paladino dello schifo che sta per tornare all'attenzione del cinema col suo ultimo L'uomo di acciaio. Ecco, questo suo primo film era già esemplare, e poteva bastare come scusa per non fargli più girare alcun film. Inspiegabilmente presentato al 57° festival di Cannes.






4- RESIDENT EVIL- RETRIBUTION (2012) di P. W. S. Anderson
Una classifica di film sugli zombie brutti potrebbe essere riempita, per metà, solo dall'intera saga di Resident Evil, ma noi siamo originali e, al contrario della maggior parte dei nostri coetanei, abbiamo visto anche altri film del genere. E proprio per questo possiamo sancire che di cinque film mediamente brutti (il primo è l'unico salvabile), l'ultimo in ordine cronologico è indubbiamente il peggiore. Quasi due ore di cazzotti, effetti speciali e fica. La fica è ovunque, va bene. Basta cercarla, anche su internet, accedere ai siti porno giusti. Molto meglio che guardare questo Retribution.




5- CITY OF THE DEAD- LA MORTE VIENE DALLO SPAZIO (2006) di D. Stinnett
La morte non viene tanto dallo spazio, quanto dalle mani del regista Stinnett, impegnato a sancire la morte del cinema di zombie incrociato con una sottile vena politico-satirica. Peccato perchè l'idea dei barboni trasformati in zombie e delle gang di neri che danno loro la caccia poteva essere originale. Ad ogni modo, rimontandolo e aggiungendo un paio di cose, potrebbe essere un ottimo spot elettorale della Lega.




6- AFTER DEATH-OLTRE LA MORTE (1988) di C. Fragasso
Fragasso non vorrebbe, ma proprio non ce la fa: non riesce a celare la propria incapacità neanche per dieci minuti. Così si lancia nella regia di un sequel apocrifo di Zombi 3, prodotto dal fido Mattei. Sebbene gli anni '80 siano pieni di spazzatura gratuita a sfondo zombie, questo After Death (conosciuto con altri quindici titoli) supera i limiti di velocità massima della merda e mira forse ai confini delle più lontane galassie fecali.




7- DIMENSIONE TERRORE (1986) di F. Dekker
Vorrebbe essere un ibrido fra film di zombie e parodia di film di zombie. In realtà è una grande cialtronata senza capo nè coda, dove i rimandi trash non fanno la gioia di nessuno, ma si limitano ad essere insulsi. Come del resto, l'intero film. Delude tutti, e in particolar modo i fan di Fred Dekker, figura fuori dagli schemi e un po' dimenticata.






8- LE NOTTI DEL TERRORE (1981) di A. Bianchi
Gli zombie non hanno anima, o almeno questo emerge dal 99% della filmografia su di loro. Ma, solo in questo caso, gli zombie hanno più anima del film che li vede protagonisti. Un maldestro incrocio fra le ambientazioni di Indiana Jones, i cannibal-movie di Deodato e i film Hammer. Definirlo vergognoso è fargli un complimento.






9- IL CERVELLO DEI MORTI VIVENTI (1972) di P. Sasdy
Gli inglesi (e fra questi, sir Christopher Lee in particolar modo) sanno fare molte cose, ma i film sugli zombie no. Questa pellicola nata male e invecchiata peggio ne è la palese dimostrazione. Per quanto infinitamente più piacevole dei vari Resident Evil, è di una noia mortale.







10- ZOMBIEGEDDON (2003) di C. Watson
Siamo dalle parti dell'Asylum, solo che non è un Asylum. Questo crossover fanta-porno-horror funziona bene finchè rimane nell'ambito del porno, ma come tenta la carta del fare paura fallisce miseramente. Quasi simpatico nella sua bruttezza.



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