Esiste un cinema coatto e pensato solo per chi, più o meno apparentemente, è un individuo tamarro e ignorante? La risposta è <<sì, esiste>>, e trova la giusta incarnazione in una saga come quella di Fast and Furious. Chi ancora è in grado di ammirare questi film e di trovarci anche solo il più banale "divertimento" dovrebbe vergognarsi. E invece no. Perchè le gesta di Dom Toretto (Vin Diesel), ricco coatto intento a godersi la pensione e a trattenersi dal tornare in pista con le sue macchine pompate, continuano a conquistare chi è grezzo dentro (o chi ha dei seri problemi). Anche adesso che, sfidando le leggi della metafisica, Leticia (Michelle Rodriguez) è miracolosamente resuscitata e tornata nel ruolo di "cattiva", e che l'ex-sbirro O'Conner (Paul Walker), invece di giocare al gratta e vinci e godersi la vita, è ancora lì, indeciso sul da farsi con Toretto e prigioniero del suo fisico da surfista e del suo cervello amebico. Tanto per aggravare una situazione che era già grave ai tempi del terzo capitolo (Tokyo Drift, 2006), il ruolo dei cattivi va a due dei peggiori attori di tutti i tempi: Luke Evans e, "dulcis" in fundo, Jason Statham.
Fast and Furious 6 è la conferma di un grosso problema: ormai, rappresenta la saga più ridicola del cinema contemporaneo. Non parlo tanto delle trame sempre più inesistenti e sempre più lunghe (130 i minuti di questo sesto capitolo), quanto della sopportabilità impiegata da uno spettatore che non si veste come Vin Diesel, non guarda le donne come Paul Walker (cioè come un ebete) e non mette un alettone da idroplano alla propria Fiat Bravo. Ah, e poi una domanda sull'aspetto "tecnico" del film: per due ore si susseguono sullo schermo vari modelli di Ferrari, Aston Martin, McLaren, BMW e Lamborghini. Com'è possibile che la Giulietta "sconfigga" tutte queste super-sportive? Forse è per far sentire meglio il proprietario di una Giulietta adornata da spoiler in finto carbonio che sta regalando ai produttori di questa monnezza di film sette euro e mezzo. Gli effetti speciali ormai vanno oltre la credibilità, incitando alla risata a squarciagola, ma nessuno ride. No. Perchè per il ventenne che spende il suo già misero stipendio da operaio in slot-machine e accessori per la macchina Fast and Furious 6 è una cosa seria, che non può far ridere, neanche quando i virtuosismi coreografici godono del loro apparire esasperati ed esasperanti. Per questo odio tanto e disprezzo col cuore la saga di Fast and Furious: perchè è una saga comica e ridicola che tuttavia pretende di farsi prendere sul serio.
Infine, sapete qual'è il problema più grande? Che, come si evince dal finale finto-marveliano, Fast and Furious 7 arriverà a breve (11 luglio 2014, a quanto ha dichiarato Vin Diesel, che da poco sa anche contare).
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