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Il remake de La casa uscirà quest'estate |
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La casa 4 è uno dei prossimi progetti in cantiere firmati dal maestro Sam Raimi |
Girellando sul web, è facile imbattersi, in questi giorni, su numerose notizie riguardanti un atteso (da chi poi?) remake de La casa di Raimi. Raimi si è detto felice che qualcuno metta mano al rifacimento di un suo capolavoro, ma che, dal canto suo, sta già preparando La casa 4 e di un ben più misterioso L'armata delle tenebre 2, prodotto e voluto dalla Marvel. Insomma, l'universo delle presenze demoniache creato da Raimi è vivo e vegeto, e come il suo principale autore se ne stanno interessando anche altri registi. Non è dato sapere se ci troveremo al cospetto di un remake all'altezza dell'originale (anche perchè è un'impresa ardua), ma una cosa è certa: spettri, demoni e posseduti tornano alla ribalta in una nuova ondata di orrore. Di tutto ciò che li ha preceduti ne parleremo qui sotto, in una folle e colossale rassegna di trenta titoli da vedere, rivedere o da non considerare nemmeno. Ci scusiamo se molti film sono stati lasciati fuori o se, in certi casi abbiamo tirato un po' troppo via (col ridurre Shining a mero film di spettri non volevamo certo mancargli di rispetto), ma tempo e spazio sono ciò che sono. Come sempre, la nostra è solo una guida, e ci limitiamo solo a renderla il più possibile di buona qualità (non troverete aborti senza capo nè coda tipo Legion). Buona lettura.
5 CAPOLAVORI SPETTRALI
1- SHINING (1980) di S. Kubrick
Quello che è considerato da molti il miglior film horror di tutti i tempi, è un autentico capolavoro giustamente rimasto nella Storia. Tratto da un romanzo di King, è- al di là di tutte le letture psicoanalitiche e filosofiche -un film sui fantasmi che infestano un albergo (l'Overlook Hotel). Da vedere, rivedere e stravedere. Un film praticamente perfetto.
2- THE FOG (1980) di J. Carpenter

3- IL SESTO SENSO (1999) di M. Night Shyamalan

4- THE OTHERS (2001) di A. Amenàbar

5- FANTASMI (1979) di D. Coscarelli

5 TIPI DI FECI SPETTRALI
1- THE GRUDGE (2004) di T. Shimizu
Co-produzione nippo-americana fortemente voluta da Sony Pictures, è un remake "alleggerito" e pensato per gli appassionati cerebrolesi di The Ring di un film intitolato Ju On: Rancore, uscito l'anno prima e sempre diretto da Shimizu. Il regista prende in mano una pala e si mette a raschiare, visto che il fondo è stato raggiunto già al primo minuto di film.
2- THE RING (2002) di G. Verbinski

3- PULSE (2006) di J. Sonzero

Prodotto, fra gli altri, da Zemeckis, è un horror marittimo dalla trama interessante ma messa in scena in maniera pietosa. Attori incapaci, effetti scontati e colpi di scena prevedibili come non mai.
Ovvio remake di un film giapponese ispirato a un romanzo di Suzuki, è ricchissimo a livello figurativo e sonoro (musiche di Badalamenti), oltre a vantare un cast di interpreti discreti. Peccato siano tutti buoni aspetti al servizio di un film vuoto e inutile.
5 OPERE DEMONIACHE
1- LA CASA (1981) di S. Raimi
C'è poco da dire riguardo questo immenso capolavoro, esordio di Raimi e tuttora ricordato come uno dei suoi tre film migliori. Non ha perso, dopo trentadue anni, la sua bellezza originaria. A luglio uscirà il remake, mentre Raimi pensa a un paio di sequel da dirigere personalmente. Oltre ad aver diretto i due successivi, Raimi permise che registi italiani e americani proseguissero la serie (conclusa nel 1990 con La casa 7).
2- IL SIGNORE DEL MALE (1987) di J. Carpenter

3- L'ARMATA DELLE TENEBRE (1993) di S. Raimi

4- DRAG ME TO HELL (2009) di S. Raimi

5- HELLRAISER (1987) di C. Barker

5 DEMONI DA SOPPRIMERE
Non poteva che esserci lui, Claudio Fragasso, in cima alla classifica del peggio. Quando questo apocrifo sequel apocalittico de La casa uscì, molti giornali ne parlarono bene, ma forse i critici capivano meno di adesso: il film è un vero schifo e di Raimi non c'è neanche l'ombra.
2- JENNIFER'S BODY (2009) di K. Kusama

3- GIORNI CONTATI (1999) di P. Hyams

4- PARANORMAL ACTIVITY (2007) di O. Peli

Tratto da un soggetto di Shyamalan e basato sull'intreccio di Dieci piccoli indiani, è un film di presenze demoniache esasperato sia nella forma che nei contenuti, pretenzioso ma privo di qualunque tipo di spessore artistico o cotenutistico.
5 POSSESSIONI DA POSSEDERE
1- L'ESORCISTA (1973) di W. Friedkin
Film di un'importanza storica capitale, non è in cima alla lista per "luogo comune", ma perchè, obbiettivamente, merita la prima posizione. Per quanto datato in numerosi suoi aspetti, mantiene ancora intatte la grande forza delle sue immagini e una trama ricca di spunti e analisi sociali e religiose. Sono fioccati i sequel, i prequel e i remake, ma mai belli quanto questo primo capitolo.
2- ROSEMARY'S BABY (1968) di R. Polanski

3- IL PRESAGIO (1976) di R. Donner

4- CARRIE- LO SGUARDO DI SATANA (1976) di B. De Palma

5- AMITYVILLE POSSESSION (1982) di D. Damiani

5 POSSESSIONI DA ESORCIZZARE PRIMA POSSIBILE
1- IL MAI NATO (2009) di D. S. Goyer
...
2- L'ESORCISTA: LA GENESI (2004) di R. Harlin

3- REC (2007) di J. Balaguero e P. Plaza
Un film di cui si è parlato molto, troppo e mai a ragione. Dalla premiere veneziana alle tristi vittorie in festival minuscoli, Rec è l'ennesima variazione sul tema (stilistico) di The Blair Witch Project, solo che molto più maldestra e insulsa dei suoi predecessori. Ha avuto due sequel, uno più mediocre dell'altro.
4- AMITYVILLE DOLLHOUSE (1996) di S. White
Capitolo sette (e ultimo?) della saga lanciata da Amityville Horror e dimostrazione che una delle regole d'oro del genere è: non usare mai l'artificio della bambola assassina. In questo caso, un'intera casa di bambole assassine non può che peggiorare le cose, specie se siamo davanti ad un film per cui le parole si trovano male.

5- THE POSSESSION (2012) di O. Bornedal
Esempio recente di capolinea del genere. Non bastano la produzione di Sam Raimi e un finale degno di nota a fare di The Possession un film riuscito: anche se, almeno su Bornedal come regista, non è ancora detta l'ultima parola.

4- AMITYVILLE DOLLHOUSE (1996) di S. White


5- THE POSSESSION (2012) di O. Bornedal
Esempio recente di capolinea del genere. Non bastano la produzione di Sam Raimi e un finale degno di nota a fare di The Possession un film riuscito: anche se, almeno su Bornedal come regista, non è ancora detta l'ultima parola.
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