Uno dei giorni più importanti della mia vita fu quando, all'inizio dell'ultimo anno di Liceo, il professore spiegò che Leopardi odiava la domenica. Nel Sabato nel villaggio lo si capisce bene: il poeta odia la domenica, così come la odiano tutti quelli che vivono intorno a lui. Il motivo è semplice: la noia. Pensate che l'artigiano della poesia, pur di colmare il senso di vuoto dettato dalla domenica, esce, si ubriaca e torna a casa a tarda notte, disturbando tutti. Ed è qui che ogni insegnante delle belle lettere inizia a parlare di "precipitazione nel laicismo": e badate bene che non è una filastrocca che un professore ripete perchè è nel programma e dunque va ripetuta. La ripete perchè, una volta tanto, non ci troviamo di fronte ad un clamoroso luogo comune letterario.
La domenica del 1820 dovrebbe essere un giorno di celebrazione, segnato dalla santificazione e dalla messa, ma non per Leopardi. Lui, con le sue ragazze, i suoi anziani e i suoi operai, risente- seppur in ritardo -degli influssi illuministi, approdando così ad un positivismo ante litteram, senza sapere più di cosa farsene di santi, incensi, preti e confessioni. A me, allora neanche diciottenne, questa cosa mi folgorò. Così come mi folgorò l'incontro con un altro poeta-detrattore della domenica, e cioè Corazzini. Nel 1905, il poeta continua a vivere con insofferenza il "dì di festa", ed è cambiato ben poco rispetto a ottant'anni prima: è vero che adesso il lavoratore, dimentico di impegni religiosi e implicazioni filosofiche, riesce molto meglio di prima a ingannare se stesso, ma arrivare a fine giornata festiva è comunque un'impresa dura.
Un grande minore che ho invece scoperto per conto mio e che più di Leopardi e Corazzini ha preso di mira e criticato la domenica è Marino Moretti, un crepuscolare dal linguaggio moderno e dai contenuti profondi e attuali. Cercate La domenica di Bruggia e leggetevela: sono assenti, nella sua descrizione, le strutture "moderne", come i nostri centri commerciali; tuttavia, il vuoto interiore, la solitudine, la malinconia sono aspetti così affini alla domenica contemporanea che quasi si rimane sconvolti dalla lettura di Moretti.
Perchè sto parlando della domenica e dei poeti che mi piacciono? Un po' perchè non so cosa scrivere, un po' perchè un'altra domenica se ne è andata, lasciando i suoi frutti. Visto che non sono un "fruitore dell'arte domenicale attivo", che è un modo carino per descrivere quei cafoni ignoranti che passano la settimana senza interessarsi a niente ma che, arrivato il tanto atteso week-end (o, ancora peggio, "treek-end", perchè la moda vuole che la domenica ormai si spalmi su ben tre giorni), si precipitano in massa in località remote alla ricerca di "cultura", difficilmente mi allontano dal raggio di casa mia. Piuttosto, credo di somigliare di più ad un "fruitore dell'arte domenicale passivo": un film in poltrona (al massimo, al cinema), niente libri o fumetti; se è una bella giornata, un po' di musica; se sono disperato, zapping sfrenato, con particolare predilezione per RAI 1, TV Sat 2000 e Tele Padre Pio. Ma il culmine della mia domenica viene raggiunto quando mi abbandono al continuum museale di canali tipo Tele Market, grazie al quale ho modo di fruire indirettamente di grandi capolavori della pittura, e dunque della cultura. Il tutto senza muovermi di casa. Oggi, invece, ho fatto qualcosa di diverso: ho cercato di fare ordine in parte della mia collezione di miniature, e sono venute fuori cose notevoli.
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King-Of-The-Dogs |
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il Canguro Rosa con gli occhi azzurri |
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Tucano Vs. Marmotta |
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il Fatntasma Gaio |
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lo Struzzo Albino |
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Draghetto molto anni '90 con buzzetta alcoolica |
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il conigliolo Nesquik gesticola |
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Mario gioca a frisbee |
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Tamarrissimo scheletro su quattro ruote |
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Eunuco malato e pelato |
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Zio Paperone con la numero uno |
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Fante medievale decaduto e ferito |
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Testa di teschio fine anni '80 (non so dove sia il resto) |
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Re Wrustel |
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Nonna Papera su cassa stereo |
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Priscilla su cassa stereo |
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Topolino vestito da Indiana Jones |
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Gambadilegno tossico e disperato |
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Paperino in posa plastica su cassa stereo |
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Topolino anni '30 con mazzo di fiori |
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Residuo di un Happy Meal |
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Anonimo fenomenale che sicuramente ascolta musica elettronica |
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Puffo regista |
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Puffo sposo |
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Appuntalapis Mini-Pony |
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Centurione sovrappeso |
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Gatto che beve acqua probabilmente avvelenata |
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Braccio di Ferro |
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Anonimo diavolo con scimitarra |
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Dinosauro neonato |
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Yogi rilassato |
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Ninja con spadone esagerato |
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Gemelli Ninja con spadoni e problemi di vista |
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Gemelli Ninja con corde e problemi di vista |
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Gemelli Ninja ballerini |
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Ninja obesco con stelline avvelenate |
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Ninja consigliere comunale |
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Ninja padre di famiglia con spadone esagerato |
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Ninja divorziato |
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Ninja probabile elettore M5S |
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Zorro Wrustel |
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Gran Capo Wrustel |
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L'ora di scienze |
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Pipistrello con anfibi |
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Maroni Robot |
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Tastierista seminudo |
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Mufasa non è morto, si è solo trasferito in Thailandia |
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Portachiavi sorridente (?) |
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Vlad l'impalatore |
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Pippo colpito dal colera |
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Violinista escluso dai Backstreet Boys |
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Ciclope |
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Frollo chiede la tariffa ad Esmeralda |
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Felino alato affascinante |
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Camel |
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Suocera di Calimero |
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Piccolo diavolo trasparente di grande eleganza |
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Streghetta nerd ante litteram |
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Neonato dai capelli verdi dormiente |
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Bubu mutilato |
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Insetto sportivo |
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Oca geometrica |
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Barney con misteriosa ferita sul braccio |
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Power Ranger Rosso |
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Gufo studente di qualche prestigioso college |
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Pony rosa imbarazzante |
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Speedy Gonzales |
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Yogi mutilato |
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Polifemo Robot |
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Roby Baggio |
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Quartetto Findus primi anni '90 |
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Granchio assassino gigante |
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Jerry Vs. Jerry |
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Wacko's assortiti |
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Residui da scatola di cereali a tema Space Jam |
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Trio di creature dai colori sgargianti e dalle bocche larghe |
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I veri pirati dei Caraibi |
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