mercoledì 11 marzo 2015

Aphex Twin, "Computer Controlled Acoustic Instruments pt2 EP" [Suggestioni uditive]

Aphex Twin,
Computer Controlled Acoustic Instruments pt2 EP
(Warp Records, 2015)
★★★














Fresco del suo primo Grammy (uno dei pochi realmente meritati che la Storia della Musica ricordi), Richard David James è tornato di nuovo agli onori delle cronache dopo il successone di Syro. Di fatti, lo scorso 23 gennaio, Warp ha pensato bene di pubblicare Computer Controlled Acoustic Instruments pt2 EP (la pt1 non cercatela nemmeno, tanto non esiste), un oscuro EP di 13 tracce che variano dai nove secondi di durata (disk aud1_12) ai cinque minuti e mezzo (diskhat ALL prepared1mixed 13). Questo dischetto, pubblicato in vinile (da suonare a 33 o 45 rpm), cd e formato digitale, non è un capolavoro, ma un EP di pura avanguardia ispirato, in egual misura, alle composizioni per pianoforte preparato di Hauschka e a quel periodo- la fine degli anni '90 del secolo scorso -in cui Squarepusher si divertiva a fondere la D&B con l'acid jazz e a pubblicare Music Is Rotted One Note
Come sempre, non ci è dato sapere quando Richard James abbia registrato questi "appunti sonori", ma quasi sicuramente derivano dalle sessioni di Syro, col quale hanno in comune di essere stati registrati in casa con modalità del tutto analogiche. Per il resto, ritroviamo il design futurista di The Designers Republic e una sfilza di titoli criptici che faranno ammattire tutti coloro che da vent'anni si perdono alla ricerca di analogie, simbolismi e significati nascosti fra le lettere e le cifre assemblate da questo genietto anglosassone.
La critica è stata generalmente poco benevola, ma al contempo non sono mancate delle ovazioni fin troppo esagerate (sia su Resident Advisor che su Pitchfork è stato accolto come un capolavoro). Tuttavia, non si può certo dire che Computer Controlled Acoustic Instruments pt2 EP sia la classica opera che "divide". Specie perchè, come se non bastasse, il pubblico stavolta è stato più chiaro di sempre: questi ventotto minuti di musica sperimentale sono infatti finiti all'ottava posizione della Irish Independent Album Chart, quarti nella classifica britannica e- udite, udite! -primi nella Billboard Dance/Electronic US Chart. Per non parlare della quantità di copie vendute in Giappone solo nella prima settimana.
Da parte mia posso solo dire che la musica elettronica che ripete sé stessa, senza innovazione, fantasia, voglia di sperimentare e di spostare i confini, non mi interessa. Ma mi rendo conto che è quella preferita dalla gente. La maggior parte delle persone trova conforto nel luogo comune e nella ripetizione del gesto noto. Molte persone sono piatte come un foglio di carta; io purtroppo amo quelle profonde. E in questo sono abbastanza solo, anche se i dati di vendita nel mondo di Computer Controlled Acoustic Instruments pt2 EP il morale un po' su me lo tirano.


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