martedì 16 aprile 2013

[Recensione] Oblivion

Posso vedere di tutto, ma i brutti film di fantascienza sono quelli che sopporto di meno. Un brutto horror lo guardo, mi dà noia buttare via il mio tempo in quel modo ma penso anche che esistano modi peggiori per farlo; ma un brutto film di fantascienza proprio lo detesto. Lo detesto perchè la fantascienza è forse l'unico genere cinematografico "palloso" alla base, e sta alla bravura di chi fa film realizzare un capolavoro che, vuoi per la storia, vuoi per i personaggi o vuoi per le immagini, catturi e non faccia sentire il peso di una storia che, fondamentalmente, si ispira a due o tre canovacci vecchi di cinquant'anni. Non a caso, ogni anno esce almeno un buon film horror o di guerra, ma non necessariamente di fantascienza. Inoltre, odio praticamente tutti i film di fantascienza usciti negli ultimi quindici anni, salvo rare eccezioni, una delle quali è Tron Legacy di Joseph Kosinski. 
Durante il periodo delle riprese di Tron, Kosinski (che nasce come architetto e viene avvicinato al cinema niente meno che da David Fincher) parla con un giornalista riguardo uno dei progetti che ha in mente: è un film ad alto budget cui ha iniziato a lavorare nel 2005. Si tratta di Oblivion. Non è il remake dell'Oblivion del 1994, film uscito direct-to-video e precursore di Cowboys vs. Aliens, bensì un progetto totalmente "nuovo" e "originale". La trama è questa: nel futuro, gli alieni Scavengers (che non sono gli Avengers diventati minatori) distruggono la Luna e cambiano drasticamente la vita di noi terrestri. Ma non quella di Jack Harper (Tom Cruise), un marine basso e appassionato di baseball che, assieme alla sua partner Victoria (Andrea Riseborough), prende ordini da una mega-base orbitante e dà la caccia agli  Scavengers rimasti sulla terra. Allo stesso tempo, il compito degli uomini come Jack e Victoria è quello di mantenere attivi gli Hydro-Rings, robot che sembrano usciti dal cartone Wall E e che sono addetti a prelevare acqua dal mare e creare nuova energia. Una volta che gli Hydro-Rings avranno praticamente prosciugato il pianeta, forse, Jack e gli altri esseri umani partiranno per Titano. Tutto cambia quando Jack scopre, durante un giro di pattuglia, delle capsule contenenti degli esseri umani, fra cui- botta di 'hulo -una moglie che lui aveva avuto ma della quale non si ricordava. E sapete perchè? Andate a vederlo se proprio ci tenete o se siete così stupidi da non arrivarci da soli. 
Oblivion non è solo un brutto film di fantascienza, ma anche un brutto videogioco (consiglio, se proprio vi piace il titolo, The Elder Scrolls IV: Oblivion), una brutta storia d'amore, una brutta avventura sia umana che aliena, una brutta delusione, visto che Kosinski, almeno per quanto riguarda me, prometteva bene. 135 minuti di battute infelici ed effetti speciali fastidiosi per un film che non lascia assolutamente nulla allo spettatore "normale". Qualcuno potrà dirmi <<Eh, ma a livello di immagini è buono. E poi, oh, guarda che hanno fatto passi avanti con gli effetti speciali grazie a questo film...>>. E chi se ne frega? Se persone come Kosinski e i suoi produttori devono fare passi in avanti con l'effettistica computerizzata ma realizzare un film di merda, per me possono non farli i passi avanti: viviamo bene uguale. Sebbene lontani da quella tomba dell'arte su cui Michael Bay ha inciso il suo nome a caratteri cubitali, siamo di fronte ad un esempio di intrattenimento costoso e malriuscito, visti i 120 milioni di dollari investiti sul nulla di fatto. Non ho mai creduto alla frase fatta "i soldi non danno la felicità", ma una cosa è certa: non danno necessariamente il buon cinema.

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