domenica 7 aprile 2013

Frammentati abitanti di un altro pianeta [Extra]

Uno dei giorni più importanti della mia vita fu quando, all'inizio dell'ultimo anno di Liceo, il professore spiegò che Leopardi odiava la domenica. Nel Sabato nel villaggio lo si capisce bene: il poeta odia la domenica, così come la odiano tutti quelli che vivono intorno a lui. Il motivo è semplice: la noia. Pensate che l'artigiano della poesia, pur di colmare il senso di vuoto dettato dalla domenica, esce, si ubriaca e torna a casa a tarda notte, disturbando tutti. Ed è qui che ogni insegnante delle belle lettere inizia a parlare di "precipitazione nel laicismo": e badate bene che non è una filastrocca che un professore ripete perchè è nel programma e dunque va ripetuta. La ripete perchè, una volta tanto, non ci troviamo di fronte ad un clamoroso luogo comune letterario. 
La domenica del 1820 dovrebbe essere un giorno di celebrazione, segnato dalla santificazione e dalla messa, ma non per Leopardi. Lui, con le sue ragazze, i suoi anziani e i suoi operai, risente- seppur in ritardo -degli influssi illuministi, approdando così ad un positivismo ante litteram, senza sapere più di cosa farsene di santi, incensi, preti e confessioni. A me, allora neanche diciottenne, questa cosa mi folgorò. Così come mi folgorò l'incontro con un altro poeta-detrattore della domenica, e cioè Corazzini. Nel 1905, il poeta continua a vivere con insofferenza il "dì di festa", ed è cambiato ben poco rispetto a ottant'anni prima: è vero che adesso il lavoratore, dimentico di impegni religiosi e implicazioni filosofiche, riesce molto meglio di prima a ingannare se stesso, ma arrivare a fine giornata festiva è comunque un'impresa dura. 
Un grande minore che ho invece scoperto per conto mio e che più di Leopardi e Corazzini ha preso di mira e criticato la domenica è Marino Moretti, un crepuscolare dal linguaggio moderno e dai contenuti profondi e attuali. Cercate La domenica di Bruggia e leggetevela: sono assenti, nella sua descrizione, le strutture "moderne", come i nostri centri commerciali; tuttavia, il vuoto interiore, la solitudine, la malinconia sono aspetti così affini alla domenica contemporanea che quasi si rimane sconvolti dalla lettura di Moretti.
Perchè sto parlando della domenica e dei poeti che mi piacciono? Un po' perchè non so cosa scrivere, un po' perchè un'altra domenica se ne è andata, lasciando i suoi frutti. Visto che non sono un "fruitore dell'arte domenicale attivo", che è un modo carino per descrivere quei cafoni ignoranti che passano la settimana senza interessarsi a niente ma che, arrivato il tanto atteso week-end (o, ancora peggio, "treek-end", perchè la moda vuole che la domenica ormai si spalmi su ben tre giorni), si precipitano in massa in località remote alla ricerca di "cultura", difficilmente mi allontano dal raggio di casa mia. Piuttosto, credo di somigliare di più ad un "fruitore dell'arte domenicale passivo": un film in poltrona (al massimo, al cinema), niente libri o fumetti; se è una bella giornata, un po' di musica; se sono disperato, zapping sfrenato, con particolare predilezione per RAI 1, TV Sat 2000 e Tele Padre Pio. Ma il culmine della mia domenica viene raggiunto quando mi abbandono al continuum museale di canali tipo Tele Market, grazie al quale ho modo di fruire indirettamente di grandi capolavori della pittura, e dunque della cultura. Il tutto senza muovermi di casa.  Oggi, invece, ho fatto qualcosa di diverso: ho cercato di fare ordine in parte della mia collezione di miniature, e sono venute fuori cose notevoli.

King-Of-The-Dogs

il Canguro Rosa con gli occhi azzurri

Tucano Vs. Marmotta

il Fatntasma Gaio

lo Struzzo Albino

Draghetto molto anni '90 con buzzetta alcoolica

il conigliolo Nesquik gesticola

Mario gioca a frisbee

Tamarrissimo scheletro su quattro ruote

Eunuco malato e pelato

Zio Paperone con la numero uno

Fante medievale decaduto e ferito

Testa di teschio fine anni '80 (non so dove sia il resto)

Re Wrustel

Nonna Papera su cassa stereo

Priscilla su cassa stereo

Topolino vestito da Indiana Jones

Gambadilegno tossico e disperato

Paperino in posa plastica su cassa stereo

Topolino anni '30 con mazzo di fiori

Residuo di un Happy Meal

Anonimo fenomenale che sicuramente ascolta musica elettronica

Puffo regista

Puffo sposo

Appuntalapis Mini-Pony

Centurione sovrappeso

Gatto che beve acqua probabilmente avvelenata

Braccio di Ferro

Anonimo diavolo con scimitarra

Dinosauro neonato

Yogi rilassato

Ninja con spadone esagerato

Gemelli Ninja con spadoni e problemi di vista

Gemelli Ninja con corde e problemi di vista

Gemelli Ninja ballerini

Ninja obesco con stelline avvelenate

Ninja consigliere comunale

Ninja padre di famiglia con spadone esagerato

Ninja divorziato

Ninja probabile elettore M5S

Zorro Wrustel

Gran Capo Wrustel

L'ora di scienze

Pipistrello con anfibi

Maroni Robot

Tastierista seminudo

Mufasa non è morto, si è solo trasferito in Thailandia

Portachiavi sorridente (?)

Vlad l'impalatore

Pippo colpito dal colera 
Violinista escluso dai Backstreet Boys

Ciclope

Frollo chiede la tariffa ad Esmeralda

Felino alato affascinante
Camel

Suocera di Calimero

Piccolo diavolo trasparente di grande eleganza

Streghetta nerd ante litteram

Neonato dai capelli verdi dormiente

Bubu mutilato

Insetto sportivo

Oca geometrica

Barney con misteriosa ferita sul braccio

Power Ranger Rosso 
Gufo studente di qualche prestigioso college

Pony rosa imbarazzante

Speedy Gonzales

Yogi mutilato

Polifemo Robot

Roby Baggio

Quartetto Findus primi anni '90

Granchio assassino gigante

Jerry Vs. Jerry

Wacko's assortiti

Residui da scatola di cereali a tema Space Jam

Trio di creature dai colori sgargianti e dalle bocche larghe

I veri pirati dei Caraibi

Nessun commento:

Posta un commento