lunedì 16 febbraio 2015

Cinquanta sfumature di grigio [Recensione]

Era dai tempi di Melissa P. di Luca Guadagnino che non si vedeva un film sul sesso, o meglio sulla formazione sessuale, vuoto e insulso come Cinquanta sfumature di grigio di Sam Taylor Johnson. Non che il cinema si faccia con i "se", ma davvero viene da chiederselo: chissà quale poteva essere il risultato, "se" davvero Erika Leonard James avesse ceduto i diritti dei suoi libroni per la trasposizione scritta da Bret Easton Ellis e diretta da Gus Van Sant? Probabile che il prodotto scaturito da questo incontro di autentici talenti sarebbe stato complessivamente superiore. Anche perchè da una novella simile perfino Bruno Mattei avrebbe saputo trarre un filmetto a luci rosse scorrevole, senza pretese e interpretato meglio dei due cani a cui è spettato questo "onore".
Sempre per essere chiari, ci tengo a specificare che io i libri non li ho letti e che, no, finora non me sono pentito. Temo di essere terribilmente snob in quello che leggo, così come lo sono in quello che ascolto e in quello che guardo. E di fronte a Cinquanta sfumature di grigio si palesa il pensiero che solo lo snobismo, quello autentico e genuino che ci portiamo dentro da tutta la vita, possa salvarci. La perdita di controllo a cui rimanda la frasetta ad effetto posta sulla locandina si verifica nel giro di otto minuti e va di pari passo con la perdità della lucidità di chi, seguendo questa storiella di passione fra una giornalista vestita come una ciellina e un giovane miliardario dall'oscuro passato e dalle capacità vicine a quelle di un super-eroe DC Comics, si annoia fino allo svenimento.
Qualche film sull'argomento da vedere al posto di Cinquanta sfumature di grigio? Tento un ordine cronologico, dopodichè mi perdo e sparo a caso:
1) Lolita di Kubrick.
2) Pretty Baby di Malle. 
3) Ecco l'impero dei sensi di Oshima (morto in questi giorni, fra l'altro).
4) L'adolescente  della Breillat (ma forse della Breillat vale la pena di vederli tutti i film).
5) la tripletta bertolucciana Ultimo tango a Parigi, Io ballo da sola e The Dreamers.
6) il recente Giovane e bella di Ozon.
7) Fish Tank di Andrea Arnold.
8) solo per chi se la sente, Visitor Q di Takashi Miike.
9) Turn Me On, Dammit!, film norvegese di cui mi sfugge la paternità (o maternità, non ricordo).
10) restando sui nordici, Fucking Amal di Moodysson, che ai tempi incassò quanto Titanic.
11) come dimenticare quell'altro recente capolavoro che è La vita di Adele?
12) Thirteen- 13 anni, che uscì quando anche io avevo (ancora per poco) tredici anni.
13) se riuscite a trovarlo, Naissance des pieuvres della brava Céline Sciamma.
14) c'è spazio pure per la commedia, grazie a Secretary di Shainberg.
15) Fuga dalla scuola media di Todd Solondz, che se avete delle figlie sarà bene vederlo dopo che hanno finito le medie. 
16) Charlotte For Ever di quel geniaccio di Serge Gainsbourg, che fra le tante ha trovato pure il tempo di fare il regista politicamente scorretto e di parlare di incesto.
17) Noche Blanche, con la Vanessa Paradis che ancora non poteva guidare neanche il motorino.
18) cult o scult che sia, anche Avere vent'anni di Fernando di Leo può rientrare, di diritto in questa lista.
19) Nymph()maniac: e c'è da chiederselo? Con ogni probabilità il film sul sesso definitivo.
20) qualsiasi videoclip di genere riusciate a trovare in rete sui siti specializzati. Devo proprio linkarli?

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