James Wan...
La sua carriera è spiegabile in poche righe: malesiano, classe 1977, approda al cinema ventiquattrenne con Saw. Botto planetario e sei sequel per questa buona pellicola che davvero ha lanciato un sotto-genere (il torture horror) dando anche qualche frutto. Ma dopo aver messo in pratica le due, tre idee alla base della saga dell'Enigmista, questo tizio cosa ha fatto? Ha fatto troiai, ha girato film orribili e prodotto film peggiori. Nel 2007, fra Dead Silence e Death Sentence non si sapeva bene quale facesse meno schifo, e così col successivo Insidious, realizzato con pochi spiccioli, poche idee e nessun apporto tecnico decente: tuttavia, Wan definì la sua immonda creatura "un film argentiano". Per me, era merda.
E dopo aver funestato gli spettatori ad agosto-settembre con The Conjuring (che non ho visto e su cui dunque non mi pronuncio), fa nuovamente capolino in sala con Oltre i confini del male-Insidious 2 (non è il remake cinese di Oltre i confini del mare disneyano) , che è pure peggio del primo, nonostante abbia avuto carta bianca sulla sceneggiatura (e si vede, visto che non ha nè capo nè coda) e un budget alto perfino per Christopher Nolan. Ma Wan non è Nolan, e soprattutto non è uno dei maestri dell'horror da cui ha spudoratamente copiato (male) intere sequenze e idee: e per me non c'è niente di più disprezzabile di un regista incapace che ruba le idee ad autori che hanno veramente segnato la storia del cinema, non a gente che produce filmetti dove una stronza velata gioca con una famiglia di mentecatti. Tuttavia, in Saw, Wan dimostrava di saper dare fastidio allo spettatore: effetti realistici e un montaggio serrato rendevano il film sgradevole, il che non era poco. Invece, Insidious 2 non ha neanche per mezzo minuto il coraggio di essere horror, di fare paura, e ancora meno di fare schifo. Io capisco che molta gente dell'età mia pretende molto poco da questo genere di film, ma io entro ancora in sala con l'intenzione di vedere un film in grado di farmi saltare sulla sedia. Con Saw non si saltava, non c'era il colpo di scena alla Raimi, però giocava con altre paure dello spettatore e puntava molto sulla debolezza di stomaco; con questo schifo di sequel di Insidious non si salta, non si vomita e ci si schifa solo per la pessima fattura con cui il film è confezionato.
Ma il problema rimane il seguente: in un paese come il nostro- dove i film, al di là di molte lamentele e clamorose eccezioni, arrivano -in un mese e mezzo sono stati distribuiti DUE film di James Wan. E questo succede in un momento dove l'horror rischia di tornare a quella triste metà degli anni Novanta (dove l'unico capolavoro era Scream, tanto per darvi un'idea) e dove i grandi autori (salvo rare eccezioni) non riescono a lavorare perchè non hanno i soldi. Stendo un velo pietoso, oltre a sconsigliare vivamente questo mediocre film horror.
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