domenica 27 ottobre 2013

Walk On The Wild Side [Extra]

Trainspotting somiglia molto ad Arancia Meccanica o Pulp Fiction: piace alla gente, a tutta la gente; e piace a tutta la gente perchè è visto dall'angolazione sbagliata. 
Comunque, ricordo la scena del parco di Trainspotting, quella dove ci sono Mark e Sick Boy che discutono di James Bond e Lou Reed; e mentre Sick Boy rimpiange i Velvet Underground, Mark confessa che, secondo lui, Lou Reed da solista ha fatto "delle cose non male". 
Non lo nascondo: come la maggioranza dei miei coetanei, devo a Trainspotting la scoperta di Lou Reed. La soggettiva di Ewan McGregor trasportato dal taxi all'ospedale sulle note di Perfect Day è spettacolare, e Boyle non poteva scegliere un pezzo migliore di quello. Ed è proprio Perfect Day che avrei ritrovato, tempo dopo, fra i solchi di Transformer, uno dei miei dischi preferiti in assoluto, nonchè il capolavoro di Reed solista: amo canzoni come Vicious, Satellite Of Love e Walk On The Wild Side perchè le sento in qualche misura affini, perchè ascoltarle un po' potrebbe davvero avermi cambiato e perchè, come solo certi sentimenti e certe opere d'arte, sono eterne. 
Lou Reed è morto oggi, nella sua New York, a settantuno anni. E' sopravvissuto alle violenze domestiche, al manicomio, all'elettroshock, all'ebraismo, all'eroina e a miriadi di altre cose. Per me non è stato solo il bisessuale eroinomane marcio che ha scritto Venus In Furs, Heroin, Sunday Morning e non so quanti altri capolavori coi Velvet Underground, Nico e chi volete. Dall'umiltà dell'esordio omonimo alla delusione (provata solo dal sottoscritto, sicuramente) di Berlin, dalla meravigliosità commerciale di Sally Can't Dance all'incomprensibile futurismo di Metal Machine Music, dal fatto che un capolavoro come Coney Island Baby non se lo sia mai cacato nessuno all'oggettiva assenza di un disco uscito fra il 1979 (The Bells) e il 1996 (Set The Twilight Reeling) che mi piaccia, dall'odioso tradizionalismo retrogrado di un album come Ecstasy (2000) fino agli enigmi celati nell'estremo Hudson River Wind Meditations (2007), dalle sgradevoli collaborazioni nei singoli dei Killers fino all'ultimo orribile disco (che purtroppo rimane anche l'ultimo della carriera) in collaborazione coi Metallica che è Lulu, Lou Reed per me è un artista indispensabile.
Per il mondo della musica ha un'importanza pari ai vari Bob Dylan, Beatles, Madonna e pochi altri. In parole povere, Lou Reed fa parte dell'ABC del rock, e chi non lo conosce neanche un minimo beh... è come chi parla o scrive senza però conoscere l'alfabeto.

Lou Reed (1942-2013)

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