martedì 23 luglio 2013

[Recensione] Pain&Gain- Muscoli e denaro

Non c'è niente di buono nel cinema di Michael Bay, non c'è mai stato, nè ci sarà mai. Sarebbe come dire che durante il regime nazista sono state fatte ANCHE cose buone. E il vero problema di Bay è che ha sempre voluto, a tutti i costi, inserire nei propri "filmoni" la sua idea di mondo, la sua politica, il suo modo di percepire "il sogno americano".
Alla luce di ciò, Muscoli e denaro potrebbe quasi essere una formula definitiva di tutto il suo cinema: la forza bruta del fisico e il potere del soldo sono gli unici mezzi che i buoni hanno sempre avuto a disposizione in partenza e sono anche gli strumenti risolutivi di ogni situazione. E che abbia parlato di Storia (abilmente manipolata e massacrata nel nome del più sfrenato patriottismo) con Pearl Harbor, di operai nello spazio con Armageddon, di robot che si trasformano in pick-up all'ultima moda con Transformers, e di tante altre immense e roboanti cazzate, Bay è sempre stato sicuro di sè, non si è mai vergognato dei propri prodotti. Faccio un esempio: durante la conferenza stampa per la presentazione di Bad Boys II, ebbe il coraggio di dichiarare che questo film affrontava la realtà (per chi non avesse avuto la sfortuna di vederlo, i protagonisti sono due poliziotti della narcotici che si muovono in Ferrari, sono circondati da gnocca di prima scelta e conducono indagini solo in ville di lusso). 
Quando ci imbattiamo in figure come quelle dei due culturisti (Mark Whaldberg e The Rock) protagonisti del film, non siamo lontani dalla mediocrità di tutti gli altri protagonisti del cinema firmato Bay, un cinema pessimo non solo nei contenuti, ma anche nella forma. Come sempre Internet dà il peggio di sè, con recensioni in cui si citano, fra le influenze stilistiche, Tarantino (ma neanche in un sospiro dei mongoflettici dialoghi!), Welles (ma dove, che Bay ha dichiarato più volte, vantandosene, di non conoscere il cinema classico?) e i fratelli Coen (una webzine di basso livello ha fatto un paragone inesistente con Fargo). Inoltre, non mi annovero in quella schiera di omuncoli che amano Van Damme e Chuck Norris perchè è un'esperienza <<così trash>> e che, di conseguenza, ammirano The Rock come interprete: The Rock fa schifo a vedersi. Così come fanno schifo i film di Michael Bay, che pensava di stupire tutti realizzando una pellicola a basso budget (20 milioni contro i quasi 200 dell'ultimo Transformers) e che invece non ha fatto meravigliare nessuno: Muscoli e denaro poteva essere un ottimo slogan ai tempi di Reagan, ma se il mondo è migliorato lo dobbiamo anche alla dipartita di persone come Reagan e al tramonto del cinema testosteronico americano anni '80 (salvo qualche innocuo revival stagionale); e così il nuovo film di Bay, oltre ad assestarsi sui gradini più bassi della cinematografia mondiale, è pure ridicolo, anacronistico e dannoso. Dannoso perchè come i suoi predecessori sembra quasi esaltare i lati peggiori dell'animo umano, senza però avere nulla da insegnare: dall'edonismo al razzismo, dalla voglia di vivere solo in funzione di sè a quella di mettere certe priorità di fronte ad altre solo perchè ci si sente superiori al resto del mondo, tutto è sgradevole, gratuitamente violento e inutilmente reazionario.
Da boicottare.

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