domenica 10 aprile 2016

"In the summertime, ah in the summertime... In the summertime, when you were with me..." [Extra]

Parto dal presupposto che in questo paese i concerti rock si tengano, ormai quasi obbligatoriamente, solo d'estate, con conseguenze ridicole e disastrose (una su tutte, ad esempio, è la sovrapposizione di più eventi). 
Approdo poi alla consapevolezza che se già i soldi scarseggiano, io non ho nemmeno troppa voglia di togliere linfa vitale alle mie limitate finanze per metterla nelle tasche di: multinazionali già abbondantemente ricche, comuni che si rivelano sempre meno in grado di organizzare eventi all'altezza del prezzo per essi richiesto, sponsor vergognosi e in certi casi perfino immeritevoli di essere nominati, e, solo da ultimo, di artisti per cui posso anche nutrire stima profonda e un po' di amore.
Fra la "robba" in vista quest'estate, un invito- subito declinato -per gli Iron Maiden al Rock In Roma (24 luglio) è stato solo l'inizio.
Anche io, sulle prime, accarezzo il sogno erotico del Boss che con la E Street Band proporrà tutto The River a San Siro il 3 e il 5 luglio, ma per dirla con Luigi Tenco, <<i sogni sono solo sogni, e l'avvenire ormai è quasi passato>> e quando certi sogni partono da 130€, a me rimangono subito sulle palle. 
Poi emerge un qualcosa di ben più vicino e allettante: Neil Young che sbarca al Lucca Summer Festival il 16 luglio. Ottimo e vicino. Mi informo, leggo, poi ripenso ed emergono tre "ma": 
1) "ma" fa quasi tutto The Monsanto Years (album che a me proprio non è piaciuto).
2) "ma" è con i Promise Of The Real, la band di accompagnamento che in tutta la sua carriera forse mi ha convinto meno.
3) "ma" 60€ per una location come Piazza Napoleone non saranno troppi? Ho un paio di amici che sono andati a vedere- con l'adeguata devozione, ci mancherebbe -Bob Dylan proprio lì l'estate scorsa e mi hanno garantito che quella Piazza non sarebbe valsa nemmeno la metà dei soldi del biglietto (per lo zio Bob, 90€). I motivi principali: acustica, visibilità e organizzazione. Perfetto.
Non venite a parlarmi poi di David Gilmour che suona a Pompei per 300€ (+45€ di prevendita): trappoloni per ascoltatori mediocri, appassionati limitatissimi e rockers democristiani con la grana in tasca. Gente che magari, pur avendolo comprato sottoforma di costoso vinile da 180 grammi, non si è presa neppure la briga di ascoltare il recente Rattle That Lock e che andrà lì solo per bofonchiare Wish You Were Here.
Se però l'interesse per gli anfiteatri permane, quest'estate ce ne è per tutti i gusti. Tanto per cominciare, le due date meridionali di Robert Plant e dei suoi Sensational Space Shifters: il 22 luglio all'Arena Flegrea di Napoli e, il 24, al Teatro Antico di Taormina. Oppure, se uno è allergico all'aria del Sud e più della voce ama La chitarra, c'è Joe Bonamassa all'Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta il 14 luglio, oltretutto a un buon prezzo. E sempre Le chitarre potranno essere udite in tre delle poche serate "sane" dello scaduto Umbria Jazz: Buddy Guy, in data 11 luglio, una super-band formata da John Scofield, Brad Mehldau e Mark Guiliana, il 12 luglio, e Pat Metheny e Ron Carter, il 13 luglio, tutti biglietti da 23 a 45€.
Neanche mi premuro di leggere i programmi del Pistoia Blues. Ho smesso da anni e l'unico festival blues a cui conto di fare una capatina, al massimo, è quello di Torrita, a un'ora e dieci da casa mia.
So già che giocherò in casa (anzi, sotto casa) anche il 25 giugno: i Gang (in duo acustico) suoneranno gratuitamente, all'Agrestone, il quartiere dove vivo, in occasione della consueta Festa di Liberazione estiva.
Decido di evitare- dopo due anni di onorata presenza (nel 2014, per gli Skid Row e, nel 2015, per i Dropkick Murphys) -l'umida manifestazione denominata The Jungle organizzata a Cascina (PI). Location eccellente e agilmente raggiungibile, per carità, ma fra quel che resta dei Misfits (7 agosto) e i cartapecoriti Testament (29 agosto), davvero non so cosa sia peggio.
Tant'è che mi metto l'anima in pace, inzio a seguire- su tutti i canali messi a disposizione dalle tecnologie più disparate -il Not In This Lifetime Tour dei Guns N'Roses e attendo che le due date italiane (Milano e Roma, tabloid dixit) conoscano l'ufficializzazione definitiva. Ho detto di no ai Guns sul main stage del Gods Of Metal 2012, rimpiangendo un po' il tutto, visto che alla fine venne fuori un gran bel concerto, e non ho mai creduto troppo alla filosofia delle seconde occasioni. Ma questo ritorno di Slash e Duff, questo tour e queste venture tappe italiane voglio proprio prenderle come segni del destino. E dunque aspetterò.
Poi viene fuori che il 19 luglio Lucinda Williams verrà per la prima volta in Italia. L'occasione le viene fornita dall'annuale Buscadero Day di Pusiano (CO), organizzato dalla celeberrima rivista mensile in collaborazione con la Appaloosa Records. Biglietti relativamente economici, cornice di particolare bellezza e meno di quattro ore di automobile che mi separano da questo ridente paesino brianzolo. Prontamente, comunico l'idea a Sofia, che da quasi sei anni, fra alti e bassi, sopporta i miei blues e condivide parte della sua vita con la mia. Lei che ha incontrato per la prima volta Lucinda Williams nella terza puntata di True Detective (prima stagione), io, invece, che anni prima me ne sono innamorato sentendola duettare con David Crosby Return Of The Grievous Angel di Gram Parsons nell'omonimo tribute-album datato 1998. Nel 2014 ha abbracciato l'autoproduzione e ha inciso il capolavoro della sua carriera: il doppio Down Where The Spirit Meets The Bone, disco dell'anno 2014 per me e molti altri. E' tornata alla ribalta ad inizio 2016, con il nuovo, oscuro The Ghosts Of Highway 20.
Poetessa immensa e cantante di comprovata bravura, Lucindona- così mi piace apostrofarla -si è da tempo ritagliata un suo spazio nel panorama del cantautorato americano, conquistando un seguito anche dall'altra parte dell'Oceano (si è da poco esibita anche in Belgio). Il suo stile trafigge il cuore di chi vuole ascoltare e vivere una musica superiore, senza barriere, filtri o limitazioni e vederla esibirsi, seppur accompagnata dai Buick 6 (una band diversa da quella adottata nei recenti dischi in studio), mi procurerebbe grande gioia.
Pochi giorni dopo, per direttissima, mi arrivano come gradito regalo i biglietti per Lucindona a Pusiano. Che altro dire, in questi momenti, se non <<Grazie>>?







1 commento:

  1. Dropkick Murphys! Bellissimo, concerto del 2015, c'ero. E per i Testament ci torno, sono ancora in ottima forma!

    RispondiElimina