domenica 6 maggio 2012

Un semplice motivo per cui non andare al concerto di Madonna a Firenze

Il concerto di Madonna del 16 giugno sembra l'evento che più di ogni altro segnerà il capoluogo toscano in questo terribile 2012. Le leggende metropolitane hanno già iniziato a susseguirsi in un turbine di mezze verità riciclate e riproposte con toni sempre più glamour e vernacolosi. Una delle più particolari è quella che segue: spetterà ad uno dei pochi "trippai" rimasti attivi l'arduo compito di sfamare la regina del Pop, che- sempre a quanto si dice -avrebbe già ordinato, con svariati mesi di anticipo, viveri a base di frattaglie per sè e il suo staff. Altre perle di pettegolezzo sono quelle che vogliono un intero piano del Four Seasons Hotel prenotato solo per il suo guardaroba o che lo chef della rinomata Enoteca Pinchiorri si sia licenziato per poter offrire gratuitamente i suoi servigi alla cantante. Di questo passo, salterà fuori l'idea di farle "varare" il Davide di Michelangelo con uno champagne della sua riserva personale, o anche meglio di rigirare L'oggetto del desiderio all'Isolotto, con il sindaco Renzi nel ruolo dello stupratore Raymond e il sacrificio finale "spostato" da Brooklyn al Ponte Vecchio. Mi metto a ridere non solo di fronte all'aneddotica sorta intorno all'evento, ma proprio per l'evento in sè. Lo dico perchè, obbiettivamente, questo è il tour del peggiore disco mai inciso dalla cantante americana, MDNA. Non mi interessa soffermarmi sul perchè colei che era entrata nei 50 a testa alta, sfoggiando un disco di ottima musica (Confessions On A Dancefloor), si sia ritrovata a desiderare il suono di David Guetta in un album che definire stupido; rimango solo colpito dal modo in cui la plebe assisterà applaudendo e fischiando ad uno spettacolo che mette in scena un prodotto artistico molto scadente. Ma, in fondo, a chi può interessare che per la Ciccone non siano più i tempi di True Blue? L'importante è dimostrare ai colleghi o agli amici di qualche squallido bar della provincia più sperduta che si avevano centoventi euro da spendere per un evento veramente imperdibile. 


P.S.: scritto ascoltando Ray of Light (1997), il mio disco preferito di Madonna.

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