Potrei tirarla via e dire che in tutto il 2015 uscirà un solo film.
Questo:
Ma non lo farò.
Il web e la carta stampata traboccano di anteprime e previsioni: mappazzoni vuoti e insulsi, news vecchie e risapute a cui viene data l'ennesima rilucidatina. Insomma mai che ci sia "nulla di nuovo sotto il sole". Ormai, le case cinematografiche anticipano titoli, poster, trailer, trame e casting anche con un comodo anticipo di quattro anni. Sappiamo già tutto quello che Disney produrrà da qui al 2019, possiamo navigare su IMDB e leggere tutte le pre-produzioni avviate dai nostri autori preferiti (molti dei miei o sono morti, o anche peggio non vengono fatti lavorare, ma questa è un'altra storia). La cosa peggiore è vedere un pubblico sempre più incompetente e ignorante coinvolto in decisioni precise: sono le ricondivisioni, i "like" di Facebook, i commenti entusiastici su Twitter e il numero di visualizzazioni su YouTube i mezzi potenti e stupidi con cui Hollywood (e ormai non più solo Hollywood) decide quale progetto portare avanti e quale bocciare. Questa cosa fa un po' incazzare, ma non mi impedisce di redigere una piccola lista su cosa assolutamente non dovrò perdermi da qui a giugno.
Dopo Eastwood, gennaio è all'insegna dei blockbusteroni bestiali: Exodus di Scott (15 gennaio) e il war-movie Fury di Ayer (29 gennaio). Sempre il 29, per quanto riguarda la commedia nostrale, potrebbe prospettarsi qualcosa di interessante: mi riferisco a Italiano medio di Maccio Capatonda. Febbraio si apre all'insegna di un grande ritorno (il 2015 sarà un po' un anno di grandi ritorni, di prosecuzioni di vecchie storie lasciate in sospeso e, si spera, di meno remake dell'ultimo biennio), e cioè quello di Alejandro Gonzàlez Inarritu, che dopo aver aperto il 71° Festival del Cinema di Venezia porterà il suo Birdman (fresco di sette candidature ai Golden Globe) nelle sale il 5 febbraio.
Sempre di volatili veneziani si parlerà qualche settimana dopo: il 19 febbraio, infatti, uscirà l'attesissimo e già ampiamente celebrato Un piccione seduto sul ramo riflette sull'esistenza del cineasta svedese Roy Andersson, vincitore dell'ultimo Leone d'Oro. Il mese più breve dell'anno si chiuderà con l'opera di un giovane maestro del cinema americano: Vizio di forma di Paul Thomas Anderson è un thriller tratto dal romanzo (2009) di Thomas Pynchon e segna un rinnovo del sodalizio fra il regista di The Master e l'inossidabile Joaquin Phoenix.
USA e Canada la faranno da padroni per tutto marzo. Prima (5 marzo) Wild del bravo Jean Marc Vallee, e poi un altro "ritornante" di lusso: ebbene sì, Michael Mann è tornato, sta bene, ci è mancato tantissimo e si spera che il suo Blackhat (12 marzo) non deluda le attese. Nuovamente nel marzo birichino si spera che Movies Inspired tiri fuori dal cilindro delle distribuzioni The Homesman di Tommy Lee Jones.
Aprile sarà un mese da cinema di genere: arriverà in data ancora da definire e con due anni e mezzo di ritardo rispetto alla sua premiere veneziana, Green Inferno di Eli Roth, assente dalla regia da ben otto anni. Il 9 vedremo Chappie di Neil Blomkamp, che ha già dimostrato quanto può valere un cineasta sudafricano sia con District 9 che con Elysium. Infine, il 22, pompato da una campagna promozionale (quasi) senza eguali, arriverà Avengers: Age Of Ultron. Speriamo che Whedon sia in grado di replicare la magia del cinefumetto perfetto ottenuta col primo capitolo nel 2012.
Siamo già a maggio. Un mese italiano, anzi italianissimo. Vuole il caso che i due più grandi registi del nostro paese abbiano deciso di far uscire quasi in contemporanea i loro nuovi film: Nanni Moretti sarà al cinema con Mia madre, e il premio Oscar Sorrentino ritornerà con La giovinezza.
Dopo undici anni di pre-produzione e innumerevoli soggetti scartati e riscritti, in casa Dream Works ce la hanno fatta: Jurassic World sarà il quarto capitolo della saga e uscirà in tutto il mondo l'11 giugno. Sono sinceramente curioso di vedere cosa potranno tirare fuori e confido in un livello bassissimo (se non inesistente) di serietà.
Non sono ancora fissate le date di uscita delle nuove opere di due grandi Autori: The Hateful Eight di Tarantino (però so che mentre scrivo, da qualche parte in Colorado, questo grande regista sta girando il suo film) e Knights Of Cup di Malick, della cui trama non si sa nulla ma che ha un trailer che da solo vale intere annate di cattivo cinema.
Benvenuti nel 2015.
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