Erano esattamente diciannove anni che Clint Eastwood non recitava in un film da lui non diretto: l'ultima volta aveva impersonato l'ex-guardia del corpo di Kennedy in Nel centro del mirino, oggi, in Di nuovo in gioco di Robert Lorenz, è Gus, un noto, attempato e scorbutico talent-scout di baseball. Con l'età, la sua vista è peggiorata e la sua reputazione professionale è a rischio. Forse solo un viaggio in cerca di un buon battitore in North Carolina e il tentativo di rimettere a posto il suo difficile rapporto con la figlia Mickey (una Amy Adams bravissima nei panni della rampante avvocatessa virginiana) potranno salvare Gus dalla rovina. A fianco del vecchio scout trovano posto i suoi simpatici e buffi colleghi e Johnny (Justin Timberlake), un giovane scout ed ex-lanciatore dei Red Sox che deve proprio a Gus la sua breve ma brillante carriera professionistica. La lotta fra il vecchio (Eastwood, un uomo d'altri tempi che rifiuta la tecnologia e i modi di fare troppo manageriali del moderno sistema sportivo e che al Blackberry della figlia preferisce una birra e il whisky di malto) e il nuovo (gli spietati dirigenti dello studio dove lavora Mickey, il doppiogiochista vice-direttore degli Atlanta Braves) troverà in un finale quasi disneyano e ad alto tasso di zuccheri la sua soluzione.

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