lunedì 16 luglio 2012

Estate bonelliana [Pt. 3]: piccole grandi storie


Martin Mystère vanta lo Speciale più "antico" di casa Bonelli: infatti, in questo afoso luglio, la collana nata nel 1983 e destinata ad avere un fortunato seguito (al formato Speciale sarebbero ricorsi, col passare degli anni, Zagor, Mister No, Dylan Dog, Nathan Never, Brendon, Dampyr, Demian, Nick Raider Il comandante Mark) raggiunge quota 29°numero. La storia (scritta da Recagno e disegnata dal buon Torti) dà un seguito alle vicende collegiali del BVZM, principiate nello speciale n°27 (Le avventure del giovane Martin) e proseguite lo scorso anno nell'ottimo I dolori del giovane Martin: quest'anno tocca a Gli enigmi del giovane Martin dare un seguito alla descrizione delle origini del personaggio, ma non solo: affronta l'argomento delle origini dei robot, visti come enorm)i ometti di latta e ferro e alimentati- come del resto anche i treni dell'epoca -a carbone. 132 pagine pulite e divertenti, che volano via senza mai annoiare. Ben più complesse sono le 50 pagine dell'allegato La minaccia dei temibili tre, un divertissement mysterioso dalla copertina finto-marveliana (firmata Filippucci). Per realizzare questo albetto suddiviso in quattro capitoli sono stati necessari i testi di Castelli e Recagno e i disegni di Morales, De Cubellis, Esposito Bros, Filippucci, Brindisi, Caluri, Palumbo e Alessandrini. Il tutto in 50 folli pagine? E' possibile, e anche molto sensato. Non voglio anticipare nulla, ma basti pensare che Martin Mystère e i suoi amici vestiranno i panni dei Fantastici Quattro, vivranno avventure nell'universo di Flash Gordon e ruberanno la scena a Diabolik ed Eva Kant.   


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Zagor deve avere preso gusto a nuotare, e anche i suoi lettori, con il caldo torrenziale nel quale si ritrovano costretti, pensano sicuramente all'acqua: nell'ultimo anno buona parte delle storie zagoriane sono infatti a sfondo aquatico; nel caso specifico della collana Maxi, a sei mesi dall'avventura de Il mistero dell'isola, ritroviamo lo spirito con la scure in costume da bagno in La prigione sul lago (scritto da Mignacco e disegnato dai Di Vitto). L'idea del penitenziario di massima sicurezza circondato dall'acqua (in questo caso, il Beaver Lake) è sicuramente un classico del cinema e del fumetto di genere avventuroso (basti pensare agli innumerevoli spunti offerti da film come L'uomo di Alcatraz), ma qui è soprattutto il contorno a farla da padrone: il fatto che nel carcere sia rinchiuso uno dei più terribili malviventi americani e che i complici stiano cercando di farlo evadere è solo il punto di incontro di un racconto ben più ampio, teso a svolgersi fuori dalle mura del penitenziario, in mezzo ai boschi, nel piccolo paese fluviale di Pleasant Point. Rick Rogers, l'eclettico battelliere co-protagonista, è un sentito omaggio a Mister No (Burattini, nell'editoriale, traccia diversi paralleli fra questo albo e il Mister No n°155 Sfida al Pantanal), così come i sottomarini rimandano a vecchie avventure zagoriane (in particolare a Lo spettro del passato e Il villaggio sommerso). Una lettura che motiverà non di poco le scelte lacustri di numerosi zagoriani vacanzieri.


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