Potrei farla breve e dire che Please Kill Me è il libro più bello che ho letto negli ultimi dodici mesi.
Già, ma non andrà così, perchè, per quanto bello, Please Kill Me di Gillian McCain e Legs McNeil è del 1997 ed è stato pubblicato da Dalai già nel 2006, e io devo parlare di libri nuovi, di libri di quest'anno.
Bene. Quanti libri ho letto nell'ultimo anno? Tanti come sempre. Non sono in grado di dare un numero preciso, ma sicuramente più di sessantacinque e poco meno di centosedici.
Quanti libri usciti nell'ultimo anno ho letto? Arrivo a dieci, sì, ma contando libri magari più vecchi che solo quest'anno sono stati pubblicati in Italia (lo so, sono un antiquato coglione che ancora legge i libri tradotti e che non potrà mai vantarsi di mandare a memoria interi passi di Ibsen in norvegese). La verità è che i libri nuovi mi interessano meno, forse per la cattiva tendenza di molte case editrici a pubblicare romanzi lunghi, pallosi e scritti male da giovani autori. In compenso, mi rifugio volentieri nella saggistica, nelle biografie (che siano "auto-" o no, è un problema successivo) e nei racconti.
Le poesie no: disprezzo le poesie e i poeti contemporanei. E poi chi se ne frega del futuro della poesia, finchè abbiamo i testi degli Iron Maiden?
Quindi, niente spazio per letture poetiche nella mia classifica. In compenso, potrete trovarvi libri che parlano sia di musica che di cinema, classici antichi pubblicati per la prima volta nel nostro paese (mi riferisco al pregiato Libro delle meraviglie di Flegonte di Tralle) e- anche se non si tratta di una novità -il ciclo autobiografico delle opere di Luigi Pintor, raggruppato in un unico volume da Bollati Boringhieri nell'occasione del decennale della sua scomparsa. Onore anche a Stephen King, che di quando in quando fa capolino con qualche libro di buona fattura, e il suo recente sentimental-thriller Joyland lo riconferma come uno dei più grandi narratori di tutti i tempi.
Tuttavia, la cosa che mi è piaciuta più di tutte di questo 2013 è che il mio libro preferito va contro ogni mia previsione ed è riuscito perfino ad abbattere alcuni pregiudizi testé elencati: è un bel romanzo italiano, si intitola A Chloe, per le ragioni sbagliate, è stato scritto da Claudia Durastanti (classe 1984) e pubblicato da Marsilio. E' in assoluto il più bel romanzo che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni, oltre a risultare nettamente superiore alla precedente fatica dell'autrice, Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (Marsilio, 2010), e a non conoscere paragoni con quant'altro sia uscito nella nostra lingua in questi primi tristi anni Dieci.
1- A Chloe, per le ragioni sbagliate (C. Durastanti, Marsilio)
2- Più lontano ancora (J. Franzen, Einaudi)
3- Una specie di solitudine (J. Cheever, Feltrinelli)
4- La vita indocile (L. Pintor, Bollati Boringhieri)
5- Il libro delle meraviglie (Flegonte di Tralle, Einaudi)
6- Allucinazioni (O. Sacks, Adelphi)
7- On The Road With Bob Dylan (L. Sloman, Minimum Fax)
8- Il film del secolo (R. Rossanda, Bompiani)
9- Joyland (S. King, Sperling&Kupfer)
10- Storia delle terre e dei luoghi leggendari (U. Eco, Bompiani)
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