Dobbiamo ringraziare la distribuzione Far East Film (quella che organizza il festival di Udine, per intenderci) se abbiamo la possibilità di scoprire molte buone opere del cinema orientale contemporaneo: bei film, film duri, film di autori spesso giovani o sconosciuti, film lontani dai riflettori di molte tristi rassegne orientali italiane. Ed è proprio la Far East a portare, in Italia, i film di Sion Siono (giapponese, classe 1963).
Sul regista ci sarebbe molto da dire, visto che è un folle egocentrico (tanto per dare un'idea, il cortometraggio d'esordio si intitola I'm Sion Sono!!) e un clamoroso tuttofare (oltre a scrivere e dirigere, compone colonne sonore, interpreta, monta e produce), e come tutti gli autori orientali è totalmente votato al lavoro e arriva a girare anche quattro film l'anno.
Guilty Of Romance (2011) è arrivato adesso da noi ed è un film bellissimo, che consiglio a tutti. La storia di questa ragazza che non-vive nel malato Giappone e che passa dal lavorare in un supermercato al minimo sindacale a fare la porno-attrice è portata avanti per oltre due ore in maniera impeccabile, ricorrendo a un registro cinematografico che va dall'erotico spinto (e quanto!) al thriller lynchiano (basti pensare alla scena iniziale, quella del ritrovamento dei cadaveri), passando per il melodramma alla Ozu. Ma Guilty Of Romance non è il filmetto moralista americano sulla donna al bivio, sulla bellona in crisi matrimoniale che tenta di evadere e, per colpa di altri, imbocca la strada della perdizione. Anzi, a Izumi (interpretata dalla bella e brava Miki Mizuno) piace proprio la vita che sta facendo, lontana da un'esistenza trascorsa all'ombra di obblighi insulsi e vessazioni fini a se stesse: ed è in questo aspetto, oltre che nella messinscena, che risiede il coraggio del film e del suo autore.
Siono ci mostra l'alienazione, l'oscurità, l'orrore di un modo di vivere: se l'occidentale Coppola in Lost In Translation si era preoccupata di farci intravedere cosa si nasconde dietro la pace zen Guilty Of Romance approdiamo alla visione di ciò che non vorremmo sapere e di ciò che non vorremmo vedere.
e le insegne luminose di Tokyo, con
Secondo me, iniziative come quelle della Far East vanno premiate e, se si ama il cinema, bisogna dare un mano: dunque spendete quei sei euro e novanta per il DVD e compratelo. Avrete modo di vedere un gran film, qualcosa di originale non solo a livello estetico, ma anche a livello di contenuti. Invece di stare sempre a lamentarsi.
Buona visione.
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