
Non avevo letto Festa mobile, il libro con cui ho rivalutato completamente Hemingway. Romanzo autobiografico, pubblicato postumo nel 1964, è una fedele cronaca della vita nella Parigi degli anni Venti (chi ha visto Midnight in Paris noterà delle forti assonanze fra il film di Allen e l'opera di Hemingway). Gertrude Stein, Picasso, Pound, Joyce, Eliot, Sylvia Beach, Scott Fitzgerald sono i personaggi di un grande atto d'amore (letterario) nei confronti della città di Parigi, quella che Hemingway, ormai anziano, ricorda e rimpiange.
"Era la Parigi dei bei tempi andati, quando eravamo molto poveri e molto felici."
La "Generazione Perduta" soffre la fame un giorno, mentre il giorno seguente è a bere e fumare oppio o anche meglio alle corse dei cavalli: il tutto vissuto all'insegna di quella "festa mobile" cui allude il titolo. Un periodo pieno di dolori e rischi, ma anche di autentica felicità, quella che Hemingway sa che non tornerà mai. Insieme a quella summa che è Tenera è la notte (Tender Is The Night, che ha ispirato il primo verso della canzone Tender dei Blur) di Scott Fitzgerald, Festa Mobile non è solo uno dei più bei libri che si possono leggere su un periodo storico come gli anni Venti, ma in generale uno dei migliori romanzi di Ernest Hemingway, un documento di inestimabile valore sulla "adolescenza" artistica analizzata con gli occhi della vecchiaia.
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