Ted ha ricevuto consensi perlopiù negativi da parte di tutti: critica di sinistra, critica di destra, pubblico, ecc.; ma c'è un motivo preciso.
Il pubblico medio ha riso al 20% del film, cioè a quella percentuale dove o si ha una gag comica esilarante o viene sparata una battuta che potrebbe capire anche un bambino di quattro anni. La critica è stata ancora più subdola: invece di esaltare l'irriverenza e la genialità della vis comica di McFarlane (vis già ampiamente dimostrata nei Griffin, nel più "soft" American Dad e nel più recente Cleveland Show) ha puntato il dito solo sul finale del film, sui facili sentimenti all'americana. Posso essere d'accordo sul fatto che, avvicinandosi all'epilogo, la storia assuma davvero delle connotazioni troppo zuccherose, ma è anche vero che sono tutte controbilanciate da una dose di cattiveria impareggiabile.
Lontano dalla demenza gratuita di film che hanno avvelenato la vita sessuale di molti miei coetanei (vedi i vari American Pie, Scary Movie e film parodistico-finto-erotici) e da quella mala-recitazione cafona e volgare dei film comici italiani (nessuno, a casa nostra, potrebbe riuscire a scrivere anche mezza pagina di un film di questo livello), Ted è uno dei film più brillanti e divertenti che mi sia mai capitato di vedere al cinema. Va capito, è vero. Ma una volta iniziato a ridere, si potrebbe andare avanti anche per quattro ore.
Nei cari vecchi States non è piaciuto, dicono. Chissà perchè...
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