Il fumetto è l'arte nata sui quotidiani, e io vado pazzo per quelle vecchissime storie che vedevano la luce sulle testate americane. Penso a Krazy Kat o a Popeye, a Bibì e Bibò o a Dick Tracy, ai fumetti di Alex Raymond e a quelli di Lee Falk, al Dick Tracy di Chester Gould fino al Dilbert di Scott Adam. Il giornale ha avuto un peso enorme nello sviluppo dei comics.
Paco Roca, 43enne nato a Valencia, deve essersene ricordato nel dare alle stampe la sua prima tavola domenicale, comparsa sul quotidiano spagnolo Las Provincias, alla quale sono andate ad aggiungersene molte altre. Le Memorie di un uomo in pigiama (Tunué, 79 pag., 14,90 €) altro non è che la raccolta completa di queste tavole domenicali, efficacemente tradotte in italiano da Stefano Travagli. Tendo a sottolineare l'importanza della traduzione perchè le Memorie sono un fumetto umoristico, con battute nate in lingua straniera ma che, anche trasposte nella nostra, risultano comunque divertenti. Paco, calato nel suo pigiama a righe, racconta le sue giornate, i suoi amici (che hanno i nomi dei segni zodiacali), la sua fidanzata (Lei), le sue avventure di vita quotidiana. E lo fa con un uso del linguaggio invidiabile e attraverso un disegno semplice e gradevole, contraddistinto da un tratto nitido e da colori morbidi e mai stucchevoli. La sua è un'indagine sulla propria esistenza e su quella degli altri; risulta, a modo suo, un atto di cronaca, di giornalismo disegnato. Alcune pagine sono più eloquenti di tantissimi articoli firmati da autorevoli psicosocioantropologi che da anni (e da quando c'è la crisi, sembra quasi che si divertano) appestano i quotidiani di tutta Europa. Datemi retta, spendete quindici euro e compratelo: sarà più utile delle rubriche sui "ggiovani" di Corriere.it (penso alla plurivergognosa Solferino28).
Un volume che si legge benissimo, e che si rilegge all'infinito. Sempre volentieri e sempre avvertendo quella "familiarità" un po' rara a trovarsi fra noi e i personaggi di un libro stampato.
E infatti...
E infatti...
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