In breve. Gigolò per caso è una godibilissima commedia di (e con) John Turturro davvero ricca di pregi. Su tutti, quello di non voler essere un film à la Woody Allen, pur risultando quest'ultimo ancora perfettamente in grado di troneggiare su tutto un cast molto ben assortito. Sbellicanti le scenette con la famiglia di colore e le "investigazioni" della polizia di quartiere ebraica (grande Liev Schreiber nel ruolo del poliziotto), meno riuscite le performances di Fioravante (Turturro) con le clienti della dell'Upper East Side.
L'ho visto il pomeriggio di Pasqua e non avrei voluto essere altrove. Nettamente superiore alla media delle commedie che attualmente il cinema internazionale è in grado di offrirci.
VS.
Con un cocente ritardo di quattro anni, arriva anche in Italia grazie a Nexo Digital l'adattamento live action di Space Battleship Yamato, l'anime di Leiji Matsumoto. Lo stesso Matsumoto la cui opera abbiamo visto violentata e "adattata" all'animazione 3D odierna qualche mese fa in Capitan Harlock 3D. Lo stesso Matsumoto a cui qualcuno, nel mondo del Cinema, deve proprio volere male, visto pure il pessimo risultato di questa ennesima trasposizione. Non c'entra nulla il fatto che il film abbia "già" quattro anni: quattro anni fa la computer grafica andava benissimo. Basta recuperare diversa roba sci-fi uscita allora per rendersene conto. In compenso, verrebbe da chiedersi quanto sake avevano ingurgitato i mediocri interpreti che si succedono sullo schermo, o ancora a quale gara di cosplayer di quartiere si sia ispirato il costumista. Non conosco il cartone degli anni '70: perciò niente confronti. Rimanendo solo su Space Battleship Yamato, basterà la dicitura di "film orribile".
Ah, ha pure il coraggio di durare 131 minuti.
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