Provo pietà per coloro che si scannano all'uscita di un nuovo cinefumetto. Si tratta di individui che racchiudono in se stessi le peggiori qualità degli appassionati di fumetti e le peggiori qualità degli appassionati di cinema, individui che vivono fra di noi e che ci siedono accanto, in una serata banale e scontata quanto un cinefumetto. Nello specifico, un cinefumetto Marvel. Ancor più nello specifico, Thor-The Dark World, un film che non solo divide, ma si divide in due parti ben distinte: una parte comica e una parte brutta. Ne consegue che anche la mia recensione di questa mezza cacata è composta da due parti distinte.
PRIMA PARTE
LA COMMEDIA
Thor-The Dark World è senza ombra di dubbio il film Marvel dove ho riso di più, e non per la disperazione o per le ridicolaggini proposte, ma proprio per i toni di commedia brillante che trionfano per tutta la durata della pellicola (e meno male, visto che il film non dura poco!). Il fatto che ci sia il grande Loki (Tom Hiddleston) che spara battute sin dall'inizio, che Thor (Chris Hemsworth) sia un ragazzone spiritoso e con un quoziente intellettivo inferiore a Forrest Gump, che Jane Foster (Natalie Portman) sia la scienziata meno scientifica e intelligente della storia del cinema e che i cattivi, stavolta, siano talmente brutti e impediti da suscitare tenerezza, sono tutti aspetti che giocano a favore di questa grande commedia dove la filosofia del super-eroe è soltanto un pretesto per ammazzarsi di risate. Londra è poi una città che aggiunge, come location, un tocco di raffinata piacevolezza, facendo finire lo spettatore in un sequel di Notting Hill (non negate di averci pensato, vedendo la Volvo sfrecciare per le strade della capitale inglese...) o in un nuovo capitolo dei diari di Bridget Jones. E cosa dire del vero nemico del film? Questo Aether, un liquido, un fluido, un qualcosa che somiglia molto al vino. Per un attimo, pensiamo di assistere ad uno "spot interno" dove Natalie Portman beve Tavernello con la suocera.
A conti fatti, Thor-The Dark World si segnala davvero come la migliore commedia che Marvel Studios abbia mai messo in cantiere? Indubbiamente: fa ridere di più dei vari Iron Man e più inaspettatamente (visto che il protagonista è comunque un dio del freddo pantheon nordico, serioso e poco incline a farsi una risata), intrattiene il pubblico di qualunque età e farà rotolare in terra grandi e piccini ricorrendo sia ad un umorismo demenziale che ad un british humour meno accessibile. Esperimento riuscito.
A conti fatti, Thor-The Dark World si segnala davvero come la migliore commedia che Marvel Studios abbia mai messo in cantiere? Indubbiamente: fa ridere di più dei vari Iron Man e più inaspettatamente (visto che il protagonista è comunque un dio del freddo pantheon nordico, serioso e poco incline a farsi una risata), intrattiene il pubblico di qualunque età e farà rotolare in terra grandi e piccini ricorrendo sia ad un umorismo demenziale che ad un british humour meno accessibile. Esperimento riuscito.
SECONDA PARTE
IL FILM SUPEREROISTICO
Iniziamo col diffidare di chiunque parli di un sequel superiore al primo: anche solo per un raffronto fra i due registi (Kenneth Branagh, nel primo, Alan Taylor, nel secondo), il primo Thor è un film. Le persone che dicono ciò sono poche, è vero, ma sono comunque armate, pericolose e magari scrivono anche su rotocalchi di cinema tipo Ciak o Best Movie. Prendendo Thor-The Dark World come un autorevole film su un super-eroe, si rovina subito la magia venutasi a creare con le battute di Loki. Al di là dell'abbondare di scene inutili con cui la Disney ha riempito il film (su tutte, Chris Hemsworth che si lava), siamo di fronte ad un'opera ruffiana oltremisura, leccaculo come un po' tutti i cinefumetti devono essere (e con tutti intendo tutti), povera nella messa in scena (effetti speciali mediocri, 3D pessimo, fotografia para-televisiva) e anche nelle idee narrative. Datemi pure del reazionario, ma per me, Star Trek, Guerre Stellari e Il signore degli anelli fanno bene a restare dove sono, senza condizionarsi o inquinarsi a vicenda: peccato che Alan Taylor (che magari farà i veri soldi proprio presso la Walt Disney Corp., visto che ha dentro di sè l'innata e apprezzata capacità di chinare la testa di fronte alla produzione) non la pensi così, e che abbia copiato (moltissimo) a man bassa dalla prima e dall'ultima saga, e un po' meno da quella centrale.
Cosa dice il nerd consumato? <<Il film è una bomba. Bellissimo, spettacolare, grandi effetti speciali che sembrano presi da Star Trek e dal Signore degli anelli. E poi Chris Hemsworth... mmm... con tutti quei muscoli... mmm...>>.
Cosa dice il nerd meno consumato? <<Il film è brutto, però ha dei finali nascosti clamorosi, che valgono i dieci euro di ingresso al cinema>>. Sono l'unico che si sente preso per il culo da affermazioni simili? Io regalerei dieci euro ad un cinema per vedere un minuto e mezzo con Benicio Del Toro travestito da Morgan? E poi ci si lamenta dei costi alti dei biglietti?
Cosa dico io? Che per altri sei mesi non voglio vedere film con idioti calzamagliati e finali nascosti.
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